Attualità

Intelligence, come funziona il “Lupo” ucraino

di Andrea Vento -


Ecco come funziona l’intelligence ucraina: innanzitutto esiste il Servizio di Sicurezza dell’Ucraina (Sluzhba Bespeky Ukrayiny, SBU), lo spin off nel 1991 di Kiev del buon vecchio KGB sovietico e la principale agenzia di intelligence e sicurezza interna dell’Ucraina. Lo SBU ha varie responsabilità: controspionaggio, antiterrorismo, protezione della sovranità e dell’integrità territoriale, cybersicurezza, protezione dei segreti di stato. Ha circa 27.000 dipendenti, ed è in fase di ridimensionamento graduale. È oggetto di alcune riforme che intendono aumentarne a trasparenza e che mirano a concentrarsi alla lotta alla guerra ibrida russa. Lo SBU ha una propria forza speciale, il Gruppo Alpha, che si occupa della protezione di alti funzionari, di operazioni antiterrorismo e di missioni ad alto rischio.

L’intelligence militare – Il collasso dell’Unione Sovietica ha determinato la nascita dell’omologo del GRU, ovvero il Direttorato Principale dell’Intelligence dipendente dal Ministero della Difesa ucraino (Holovne Upravlinnia Rozvidky, HUR). Classico servizio di intelligence militare, che con la guerra ha iniziato a condurre azioni dirette anche fuori dei confini. L’uso di nuove tecnologie è divenuto sempre più importante nelle loro operazioni. Vi sono poi le Forze per le Operazioni Speciali (Sili Specіal’nich Operacіj, SSO), create nel 2016 e che hanno come compito: azioni dirette, ricognizioni speciali, raccolta di intelligence, sabotaggio, guerra psicologica. Si tratta di aliquote tratte dai 4 reggimenti Ranger, addestrati secondo standard NATO. Come simbolo hanno un gran lupo e come motto “Sto venendo per te!” (in ucraino “Іду на ви!”). Il volkolak o uomo lupo della tradizione ancestrale cosacca, appare ora sufficientemente minaccioso per l’Orso russo.

Formazione e addestramento – Indiscutibile il ruolo delle agenzie occidentali nella formazione e nell’addestramento dell’intelligence ucraina. Se l’intelligence americana ha svolto un ruolo liminale, in particolare dopo il 2014, fornendo tecnologia per comunicazioni sicure e addestramento in tattiche di combattimento e spionaggio, la CIA ha poi condotto programmi di formazione, incluso l’Operation Goldfish per addestrare agenti ucraini a operare come russi. Ha inoltre equipaggiato circa 12 basi operative segrete lungo il confine con la Russia. Ma il lavoro ben più articolato e completo lo ha compiuto l’MI6 britannico, realizzando programmi di addestramento congiunti per gli ufficiali ucraini. Dopo gli indiscutibili successi dalle prime ore dell’invasione russa, il Regno Unito ha condotto assieme alla Francia l’Operation Interflex, vasto programma di addestramento militare trasformando l’intelligence ucraina in un partner fondamentale nella raccolta informativa in Russia. Piantando semi anche per il futuro tempo di “pace” e di Guerra Fredda.

Sorprese dal futuro – Nonostante le varie teorie, al momento non ci sono prove definitive sul coinvolgimento di intelligence occidentali nelle grandi operazioni di sabotaggio all’estero, tra cui la manomissione di Nord Stream. Le indagini ufficiali sono ancora in corso e nessun paese ha rivendicato la responsabilità dell’attacco, anche se c’è chi prevede che spulciando negli archivi dell’intelligence statunitense potrebbero saltar fuori sorprese.

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