Trump raddoppia i dazi e sfida il Canada: “Diventi il 51esimo Stato Usa”
Donald Trump raddoppia sui dazi e rilancia la sfida al Canada: “Diventate il nostro 51esimo Stato”. Il presidente Usa ha replicato, con estrema durezza, alle parole di Mark Carney, l’ex banchiere centrale diventato successore del primo ministro uscente Justin Trudeau, che aveva promesso tariffe alte finché gli Usa non avessero mostrato “rispetto”. La replica è arrivata, via Truth. “Ho dato istruzioni al mio Segretario al Commercio di aggiungere una tariffa aggiuntiva del 25%, al 50%, su tutto l’acciaio e l’alluminio che entrano negli Stati Uniti dal Canada, una delle nazioni con le tariffe più elevate al mondo”, ha scritto Trump sulla sua piattaforma social. Aggiungendo, inoltre, che “se il Canada non abolirà anche altre tariffe ingiuriose e di lunga durata, il 2 aprile aumenteranno in modo sostanziale le tariffe sulle automobili che entrano negli Stati Uniti, il che, in sostanza, farà chiudere definitivamente l’attività di produzione di automobili”. Un uno-due devastante, degno del miglior Tyson. Ma se con una mano chiude, con l’altra Trump si mostra generoso e aperto col Canada. A patto che decida di farsi annettere dagli Stati Uniti d’America: “L’unica cosa che ha senso è che il Canada diventi il nostro caro cinquantunesimo Stato. In questo modo tutte le tariffe, e tutto il resto, scomparirebbero completamente”. Ma le promesse di Trump non si fermano mica qui: “Le tasse dei canadesi saranno ridotte in modo sostanziale, i canadesi saranno più sicuri, militarmente e non solo, di quanto non lo siano mai stati prima”. La messe di doni che il presidente Usa offre ai “vicini” canadesi è ancora copiosa: “Non ci sarà più il problema del confine settentrionale e la più grande e potente nazione del mondo sarà più grande, migliore e più forte che mai e il Canada ne sarà una parte importante”. Trump non crede a (questo) confine che divide in due il Nord America: “La linea di separazione artificiale tracciata molti anni fa finalmente scomparirà e avremo la Nazione più sicura e più bella del mondo – e il vostro brillante inno, ’O Canada’, continuerà a suonare, ma ora rappresenterà un grande e potente Stato all’interno della più grande Nazione che il mondo abbia mai visto”.
Non è la prima volta che Trump, al di là dei dazi, si lancia alla conquista del Canada. Già alla vigilia del suo insediamento, negli incontri a Mar-a-Lago coi leader vicini, c’era stata quella che era era sembrata una provocazione a Justin Trudeau. E che lo stesso presidente americano, grazie all’Intelligenza artificiale, aveva tradotto in un’immagine che aveva scatenato non poche polemiche, e reazioni, in tutto il Continente. Ora Trump ci riprova. Carney è avvisato.
Torna alle notizie in home