Attualità

In Pakistan un treno nelle mani dei separatisti: l’esercito attacca

di Angelo Vitale -


In Pakistan i separatisti del Baloch Liberation Army hanno oggi sferrato un attacco ad un treno che trasportava 500 passeggeri – alcune notizie riferiscono che gli ostaggi sono almeno450 – nella provincia del Balochistan, nell’area sud-occidentale del Paese, sequestrando il convoglio. Un attacco che l’esercito non è riuscito a debellare, decine i soldati morti. Il treno, il Jaffar Express, viaggiava nel tratto Quetta – Peshawar quando è stato attaccato.

L’attacco è avvenuto intorno alle 13. 00 nel distretto rurale di Sibi, nei pressi di una stazione cittadina dove era previsto che si fermasse il convoglio del quale i militanti del Bla si sono impossessati poco prima che entrasse in un tunnel.

La situazione appare critica. I separatisti hanno aperto il fuoco prendendo in ostaggio tra le 180 e le 183 persone, secondo diverse fonti. Il portavoce dei separatisti, Jeeyand Baloch, ha minacciato di uccidere gli ostaggi se il governo del Pakistan non interrompe i bombardamenti aerei contro di loro.

Le donne e i bambini sono stati rilasciati, ma la situazione rimane tesa. I separatisti hanno chiarito che procederanno con l’uccisione degli ostaggi se le loro richieste non saranno accolte entro un breve periodo di tempo.

Le richieste dei separatisti del Baloch Liberation Army includono principalmente la cessazione delle operazioni militari pakistane nella regione del Balochistan e il riconoscimento dell’indipendenza della provincia.

i separatisti si oppongono pure allo sfruttamento delle risorse naturali del Balochistan da parte del governo pakistano e di potenze straniere, come la Cina, che è vista come una potenza coloniale.

La Cina sta investendo massicciamente nel Corridoio Economico Cina-Pakistan che attraversa il Balochistan. Questo ha portato a una maggiore presenza militare e di sicurezza pakistana nella regione per proteggere gli interessi cinesi. Ciò ha aumentato le tensioni con i separatisti balochi, che vedono questi progetti come una forma di sfruttamento delle risorse locali senza benefici per la popolazione del posto.


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