Editoriale

Romania ultima trincea della democrazia nell’Ue

di Adolfo Spezzaferro -


Romania ultima trincea della democrazia. L’Unione europea in versione sempre più bellicista, guidata da Ursula-con-l’elmetto all’ordine di “Armiamoci e partite!”, vuole combattere la Russia su tutti i fronti, non solo in Ucraina. Ecco perché quella che si comporta come una democratura ha deciso che in Romania l’esito del voto e la volontà popolare debbano cedere il passo in nome del “Ve lo chiede l’Europa”. I fatti sono noti: nel 2024 Georgescu vince il primo turno delle elezioni presidenziali con un programma opposto all’agenda Ue/Nato. Quelle elezioni sono state annullate perché il voto sarebbe stato viziato da “interferenze straniere” (leggi: russe) su TikTok (sic!). Voto rimandato a maggio 2025. Nei giorni scorsi Georgescu presenta domanda per partecipare alle nuove elezioni ma viene escluso, in quanto “putiniano”. Insomma, i rumeni non possono votare chi vorrebbero alla guida del Paese perché lo dice Bruxelles. Non vediamo l’ora che questa Ue, con i vari von der Leyen e Macron, ceda il passo alla Storia. E alla (reale) democrazia.


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