Ambiente

Incendio nel Mare del Nord: la petroliera Usa lavorava per il Pentagono

di Angelo Vitale -


Trentasette componenti dell’equipaggio portati in salvo, uno di loro ricoverato in ospedale: fortunatamente nessun grave danno alle persone per la grave collisione avvenuta ieri nel Mare del Nord dopo che una nave cargo battente bandiera portoghese si è scontrata con una nave petroliera, la Mv Stena immaculate, all’ancora al largo di Hull dopo un viaggio iniziato dal porto greco di Agioi Theodoroi.

I danni ambientali sono stati subito, però, definiti non ancora calcolabili dopo che la petroliera – “una palla di fuoco”, nel racconto iniziale – ha cominciato a sversare in mare il cherosene che aveva a bordo: per Greenpeace troppo presto per dirlo, bisognerà capire la natura precisa del carburante disperso, la sua reale quantità, le condizioni meteo e la velocità delle correnti. Mentre sulle coste inglesi, a Cleethorpes, veniva allertato il Wildlife Rescue per affrontare l’emergenza che potrà colpire la fauna selvatica e marina della zona interessata.

La petroliera coinvolta è gestita dall’azienda della logistica americana Crowley ed è di proprietà della compagnia svedese Stena Sphere, controllata dalla famiglia Olsson. Secondo quanto ha scritto la Bbc, è una delle dieci petroliere indicate dal governo americano per il trasporto di carburante alle forze armate durante conflitti o nei casi di emergenza nazionale.

Una notizia confermata nel pomeriggio di ieri dalla Cnn, che pure rilevava il mistero intorno ad una collisione che, secondo le tecnologie attualmente in uso, poteva essere preventivamente evitata. La Stena Immaculate fa parte di una flotta di 10 petroliere coinvolte in un programma governativo, il Tanker Security Program partito nel 2021 e finanziato anche nel 2022, con 6 milioni di dollari per ogni nave. La Stena Immaculate, in particolare, aveva un contratto di 70 giorni con il Military Sealift Command per il trasporto di carburante per conto della Defense Logistics Agency Energy, l’ente del Pentagono che gestisce il carburante per l’esercito.


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