Attualità

Sud Corea: revocati gli arresti al presidente Yoon

di Cristiana Flaminio -


Revocati gli arresti a carico di Yoon Suk Yeol, il presidente della Corea del Sud finito sotto la procedura d’impeachment a causa della proclamazione della legge marziale. Lo ha deciso, come riporta l’agenzia di stampa Yonhap, il tribunale. Alla base della scelta la circostanza, ritenuta evidentemente dirimente, secondo cui la proclamazione della legge marziale sia durata davvero troppo poco. La richiesta di revoca degli arresti era già stata presentata a febbraio scorso dal collegio di difesa dell’ex presidente. Gli avvocati di Yoon avevano sottolineato l’eccessiva lunghezza dei tempi, per l’accusa, di giungere alla formalizzazione delle accuse e della sua incriminazione. Adesso si apre una faglia nel procedimento che è partito sui fatti verificatisi nello scorso mese di dicembre. Quando Yoon, nello spazio di una notte, proclamò la legge marziale inviando truppe a presidiare anche il Parlamento. Ex procuratore generale ed esponente del partito del potere popolare, il presidente era invischiato da tempo in un fortissimo braccio di ferro politico proprio con l’aula in cui non godeva di una maggioranza tale da consentirgli di governare con l’agio che avrebbe desiderato. La proclamazione della legge marziale aveva innescato una polemica ferocissima e subito le persone erano scese in piazza per protestare contro il provvedimento, subito revocato dalle autorità di Seul. Ma la querelle era appena iniziata, perché il presidente si era asserragliato per due settimane nelle sedi a lui assegnate ed è stato necessario un estenuante braccio di ferro perché si consegnasse alle istituzioni. Adesso gli arresti sono stati revocati e per Yoon si apre una fase nuova. Anche questa non priva di polemiche.


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