Allarme Gimbe, Medici di base: ne mancano oltre 5mila
L’Italia sta affrontando una grave carenza di medici di base, con oltre 5.500 professionisti mancanti e un numero sempre minore di giovani disposti a intraprendere questa carriera. Secondo la Fondazione GIMBE, nei prossimi tre anni andranno in pensione più di 7.300 dottori, senza un adeguato ricambio generazionale. Nel 2024, il 15% delle borse di studio per la formazione in medicina generale è rimasto scoperto, con punte superiori al 40% in sei Regioni. Un problema che si inserisce in un contesto di progressivo invecchiamento della popolazione: gli over 65 sono 14,2 milioni, di cui oltre la metà con due o più patologie croniche. Ciò significa una maggiore richiesta di assistenza medica, a fronte di sempre meno medici disponibili. Ad oggi, ogni medico di famiglia può assistere fino a 1.500 pazienti, con deroghe fino a 1.800 in caso di necessità. Tuttavia, in molte Regioni questa soglia viene ampiamente superata, compromettendo la qualità del servizio, come in Lombardia, dove il 74% dei medici ha più di 1.500 assistiti. Situazione aggravata da un sistema di programmazione inefficace e da una ridotta attrattività della professione, con un crescente numero di borse di studio non assegnate e un’alta percentuale di abbandoni durante la formazione. Per affrontare la crisi si discute una possibile riforma che trasformi il rapporto di convenzione in uno di dipendenza, garantendo la presenza dei medici nelle strutture. Tuttavia, secondo GIMBE, prima di attuare un cambiamento così radicale è necessario valutare attentamente i suoi effetti.
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