Politica

Mattarella ricorda Calipari a vent’anni dal sacrificio

di Cristiana Flaminio -


Sergio Mattarella ricorda Nicola Calipari e chiede verità e chiarezza sulle circostanze legate alla sua morte, in missione, a Baghdad durante le fasi concitate della liberazione della giornalista italiana Giuliana Sgrena in cui l’agente Sismi giocò un ruolo decisivo che, purtroppo, gli costò la vita. Sono passati vent’anni da quel giorno ma il ricordo di Calipari è vivo. Il Capo dello Stato in una dichiarazione ha voluto ricordare il sacrificio di un servitore dello Stato: “Nel giorno del ventesimo anniversario dell’uccisione di Nicola Calipari, la Repubblica rende onore al sacrificio di un valoroso dirigente del Servizio per le informazioni e la sicurezza militare, che ha perso la vita in una difficile missione a Baghdad, conclusa con il salvataggio di un’italiana rapita”. Mattarella ha definito questo come “questo un giorno di memoria e raccoglimento” in cui ha espresso il desiderio di “esprimere anzitutto i sentimenti più intensi di vicinanza alla famiglia e a quanti hanno operato con Calipari e gli sono stati vicini”. Calipari, come ribadisce il Presidente, è stato “servitore dello Stato, quando venne colpito a morte, portava in salvo la giornalista Giuliana Sgrena, in quella che era l’ennesima missione compiuta per il recupero di connazionali”.

Proprio per queste ragioni sarebbe giusto fare piena luce attorno a quanto accadde quel giorno di vent’anni fa: “Se le spiegazioni delle circostanze che hanno causato la sua morte permangono tuttora non esaurienti – ha sottolineato il Capo dello Stato -, risalta, invece, la generosità estrema di Calipari che alla scarica di proiettili ha fatto scudo con il proprio corpo per sottrarre al rischio la persona che era riuscito a liberare. Un gesto di eroismo, iscritto nella storia della Repubblica”.


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