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Omicidio Raciti, dopo 18 anni una nuova richiesta di revisione del processo: “Le Iene” raccontarono del “fuoco amico” che lo avrebbe ucciso

di Angelo Vitale -


A distanza di 18 anni ritorna in primo piano la vicenda dell’omicidio Raciti e del processo che ne derivò. Il legale di Antonio Speziale, Giuseppe Lipera, chiede alla Corte di Appello di Messina la revisione del processo che ha portato alla condanna a 8 anni e 8 mesi per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore capo di Polizia Filippo Raciti, morto nel febbraio 2007 negli scontri in occasione del derby Catania-Palermo. Nella richiesta in particolare, si torna a parlare di “fuoco amico”. Il legale cita nella sua istanza una puntata de “Le Iene” in cui due testimoni riferirono che Raciti sarebbe morto dopo essere stato investito da una jeep della polizia durante la manovra di retromarcia.

“Emerge inequivocabilmente che le dichiarazioni rilasciate” dai due testimoni, unitamente alla sentenza della loro assoluzione per il reato di diffamazione a mezzo stampa – scrive l’avvocato Lipera nella sua istanza – rappresentano fatti nuovi e sopravvenuti, che letti congiuntamente agli altri elementi contenuti nel fascicolo di merito, evidenziano come la condanna inflitta a Speziale è ingiusta, in quanto assolutamente innocente ed estraneo alla morte dell’Ispettore Raciti”.

L’omicidio, durante gli incidenti scatenati da una frangia di ultras catanesi contro la polizia, intervenuta per sedare i disordini alla fine del derby siciliano di calcio Catania-Palermo.

La tesi del “fuoco amico” è stata nuovamente avanzata, secondo cui Raciti sarebbe stato mortalmente ferito da un Range Rover della polizia, anziché dagli ultras come stabilito nei processi precedenti.

La richiesta di revisione è stata presentata dall’avvocato Giuseppe Lipera, difensore di Antonino Speziale, condannato per omicidio preterintenzionale a otto anni e otto mesi di carcere, già scontati. Speziale era minorenne all’epoca dei fatti.

La “nuova prova” su cui si basa la richiesta di revisione sono due interviste trasmesse dalla trasmissione “Le Iene” nel 2020. In queste interviste, una donna e un uomo sostengono che Raciti sarebbe stato ferito mortalmente da un Range Rover della polizia, sostenendo anche che Speziale sarebbe stato solo un “capro espiatorio”.

Una ricostruzione che era stata affrontata e smentita in precedenza da tre gradi di giudizio. La domanda di revisione è stata presentata alla Corte d’Appello di Messina.

L’omicidio di Filippo Raciti rappresentò nel 2007 una sorta di punto di svolta nel mondo del calcio italiano, portando a una serie di riforme e misure di sicurezza più stringenti. Tra queste, l’uso dei tornelli, i biglietti nominali e il Daspo (il divieto di accedere agli stadi) per gli ultras violenti.


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