Ursula dribbla Trump e vola in India: “Partner decisivo”
Ursula von der Leyen vola in India e “lega” il destino dell’Europa alle prospettive di Nuova Delhi. La presidente della Commissione Ue si è recata in India dove sarà ricevuta dal presidente Narendra Modi. Von der Leyen, ha parlato della volontà di inaugurare una “nuova era” nei rapporti tra le due potenze: “Voglio che questa visita sia l’inizio di questa nuova era. Il primo ministro Narendra Modi ed io condividiamo la stessa opinione. È giunto il momento di portare il nostro partenariato strategico Ue-India al livello successivo”, ha spiegato la presidente della Commissione Ue. Che ha aggiunto: “Per la nostra sicurezza e la nostra prosperità per le sfide globali comuni che dobbiamo affrontare. E a beneficio delle nostre rispettive regioni e dei nostri partner in tutto il mondo. L’Ue e l’India hanno il potenziale per diventare uno dei partenariati decisivi di questo secolo. Ed è per questo che costituirà una pietra angolare della politica estera europea negli anni e nei decenni a venire”. Il convitato di pietra a questo summit è Donald Trump e la minaccia dei dazi che incombono: “Il mondo oggi è pieno di pericoli. Ma credo che questa versione moderna della competizione tra grandi potenze sia un’opportunità per l’Europa e l’India di reinventare la loro partnership. Sotto molti aspetti, l’Ue e l’India si trovano in una posizione unica per rispondere insieme a questa sfida. L’India è la più grande democrazia e presto entrerà nella top 4 delle maggiori economie del mondo. È la voce guida del Sud del mondo. L’Europa è una democrazia transfrontaliera e un’economia aperta uniche. Il più grande partner commerciale per circa 80 Paesi in tutto il mondo”. Credenziali che l’Ue vuol far pesare su quello che, in potenza, rappresenta uno dei mercati nuovi più interessanti al mondo: “Questa partnership ha senso non solo per i nostri valori condivisi o per i nostri stretti legami. O anche a causa delle nostre rispettive aree geografiche, demografie o economie. Ma è perché i nostri interessi in questo mondo ipercompetitivo si allineano, il più delle volte. Entrambi rischiamo di perdere da un mondo di sfere di influenza e isolazionismo. Ed entrambi abbiamo tutto da guadagnare da un mondo di cooperazione e di lavoro insieme. Perché possiamo offrirci reciprocamente alternative e strumenti per renderci più forti, più sicuri e più sovrani nel mondo di oggi. Il tipo di offerta – ha concluso – che non può essere replicata da altri”.
Torna alle notizie in home