Stellantis: piove sul bagnato, il 2024 si chiude con il 70 per cento in meno dell’utile netto che ammonta a 5,5 miliardi. Un risultato che, a fronte di un utile operativo rettificato a 8,6 miliardi, che porta il dividendo a dimezzarsi passando da 1,55 euro dello scorso anno ai “soli” 68 centesimi di oggi. Il flusso di cassa perde il 6 per cento a fronte di liquidità industriale disponibile per 49,5 miliardi e di una posizione finanziaria netta che si attesta a 15,1 miliardi. Il presidente John Elkann però guarda al bicchiere mezzo pieno: “Nonostante il 2024 sia stato un anno di forti contrasti per l’Azienda, con risultati al di sotto del nostro potenziale, abbiamo raggiunto importanti traguardi strategici”. Quali? Eccoli: “In particolare – ha detto Elkann -, abbiamo lanciato nuove piattaforme e modelli multi-energy, novità che proseguiranno nel 2025; abbiamo avviato la produzione di batterie per veicoli elettrici attraverso le nostre joint venture e abbiamo reso operativa la partnership con Leapmotor International”. Si riparte, secondo John, dalle “persone di Stellantis, ricche di talento e dedizione, stanno lavorando con energia e determinazione protesi al futuro, coinvolgendo i key stakeholders e avvicinando il processo decisionale alle esigenze dei nostri clienti”. Con uno sguardo più chiaro sul futuro: “Siamo fermamente intenzionati a guadagnare quote di mercato e a migliorare le performance finanziarie nel corso del 2025”. Altrimenti, senza una risalita sostanziosa dell’utile gli azionisti Stellantis, specialmente quelli americani, scenderanno in assetto da battaglia e sarà davvero difficile contenerli.