Ancora gli hacker filorussi: tra i siti colpiti quello di Giorgia Meloni
Il banner nell'home page del sito web della premier colpito dagli hacker
Gli hacker filorussi sfidano l’Italia con il settimo giorno consecutivo di attacchi arrivando a colpire anche il sito web personale della premier Giorgia Meloni. Siti web che sono già tornati, per la maggior parte, raggiungibili. Resta, però, il protrarsi di questi episodi senza che sia posto un visibile freno alle iniziative degli hacker che privilegiano ormai il nostro Paese.
Il gruppo NoName057 ripete l’ondata di attacchi hacker a siti web italiani, per il settimo giorno consecutivo. Stavolta nel mirino sono finiti nuovi target dei settori governativo, trasporti e bancario. Costante il monitoraggio del Computer security response team Italia (Csirt It) dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale (Acn) per proteggere l’eco sistema digitale italiano. Tra quelli finiti nel mirino degli hacker attivisti oggi, ci sono i siti dei ministeri degli Esteri e delle Imprese e made in Italy, dell’Aeronautica militare e anche il sito personale della premier Giorgia Meloni. Siti ora tutti fruibili fatta eccezione per quello del Mise che al momento ancora non risulta raggiungibile.
Nel febbraio di due anni fa, quando il problema arrivò ufficialmente all’attenzione del governo, a Palazzo Chigi si svolse un vertice col sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, il direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale Roberto Baldoni e l’allora direttrice del Dipartimento informazioni e sicurezza Elisabetta Belloni (nel gennaio scorso dimissionaria e oggi consigliera diplomatica di Ursula von der Leyen) sul tema dell’attacco hacker, che aveva coinvolto decine di server e siti in Italia e migliaia nel mondo. “La riunione tenuta a Palazzo Chigi – recitava una nota – è servita a verificare che, pur nella gravità dell’accaduto, in Italia nessuna istituzione o azienda primaria che opera in settori critici per la sicurezza nazionale è stata colpita”.
Episodio oggi e in questi giorni superato con ripetuti fatti da una questione che sta assumendo sempre più peso, specie se messo in relazione agli attacchi che il Paese che gli hacker appoggiano – la Russia – continua a riservare all’Italia: delle ultime ore l’annuncio della portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, tra toni di irrisione e il canto di “Bella Ciao”, di una petizione di decine di migliaia di italiani contro il Capo dello Stato Sergio Mattarella.
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