A Rafah e Gaza la liberazione di nuovi ostaggi di Hamas
L’esercito israeliano si aspetta che Hamas rilasci sei ostaggi in due diverse località della Striscia di Gaza a partire dalle 9 di stamattina. Lo ha dichiarato l’esercito, secondo cui Hamas rilascerà prima gli ostaggi a Rafah, nel sud di Gaza, e poi a Nuseirat, nel centro della Striscia. Quattro veicoli della Croce Rossa Internazionale sono arrivati nel luogo della consegna degli ostaggi a Rafah, nella striscia di Gaza meridionale. I funzionari della Croce Rossa stanno coordinando gli ultimi dettagli con i comandanti di Hamas, che dovrebbero effettuare la consegna dei prigionieri nei prossimi minuti sul palco.
Continua la messa in scena macabra da parte di Hamas, ogni volta ad attirare l’attenzione mediatica mondiale sulle occasioni di rilascio degli ostaggi o, come avvenuto giovedì scorso, per le bare dei loro corpi.
Sul palco preparato da Hamas a Rafah, dove saranno consegnati alcuni degli ostaggi israeliani, stavolta non ci sono i soliti cartelli con messaggi tra cui “Noi siamo il diluvio”, ma pure armi e attrezzature militari che il gruppo sostiene siano state rubate alle IDF il 7 ottobre 2023.
Una delle armi è una pistola su cui il gruppo ha scritto “Ravshatz”, l’acronimo ebraico del capo della squadra di sicurezza locale di una comunità, a indicare che è stata presa a un individuo ucciso dai terroristi durante l’attacco del 7 ottobre.
Intanto, la famiglia Bibas ha confermato che i resti restituiti in Israele sono quelli dell’ostaggio Shiri Bibas, fatta prigioniera dai militanti palestinesi nell’ottobre 2023. “Dopo il processo di identificazione presso l’Institute of Forensic Medicine, questa mattina abbiamo ricevuto la notizia che temevamo di più. La nostra Shiri è stata assassinata in prigionia e ora è tornata a casa dai suoi figli, dal marito, dalla sorella e da tutta la sua famiglia per riposare”, ha affermato la famiglia Bibas in una dichiarazione.
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