IN LIBRERIA – Il demone in noi, amore e introspezione
Un’opera profonda e in grado di attraversare il tempo: Il demone in noi, dalla penna di Sabahattin Ali (Carbonio, 2024 – con la traduzione italiana di Nicola Verderame) ci porta nella Istanbul degli anni ’30, nei primi anni della Repubblica di Atatürk, in un periodo di forti trasformazioni sociali e culturali. Omer è un giovane inquieto, che si muove tra ideali, illusioni e un senso di insoddisfazione cronica. Nel suo incontro con Macide, una donna indipendente e consapevole, egli si trova a confrontarsi con i limiti imposti dalla tradizione e dal patriarcato. Il “demone” che lo tormenta non è altro che il peso delle aspettative sociali e delle convenzioni che ancora oggi imprigionano molti individui. I due giovani, Omer e Macide, sono in questo romanzo – che si inserisce pienamente nella grandi narrazioni psicologiche – non solo due protagonisti di una storia d’amore, ma anche i paladini di una lotta che va oltre il sentimeno e che attraversa i conflitti interiori, personali e sociali. Ne emerge, da parte di Ali, una forte indagine delle psicologia dei personaggi, ma anche del contensto storico in cui si trovano. E non solo “sociale”: l’autore ci cattura dentro una meravigliosa Istanbul che, anche chi legge, sembra poter assaporare. E anche qui viene sottolineato una sorta di conflitto tra il passato e il presente, la modernità, dove convivono in modo dissonante il vecchio e il nuovo, la tradizione e il progresso. Il demone in noi è un romanzo che racconta la gioventù e una storia d’amore, ma al tempo stesso pone interrogativi profondi sulla condizione umana: siamo davvero artefici del nostro destino o siamo guidati da forze incontrollabili? La narrazione suggerisce che spesso ciò che chiamiamo “demone” non è altro timore intrinseco, un ostacolo interiore da superare per vivere la vita a pieno. Questo lo rende un libro universale, contemporaneo, capace di parlare a chiunque si sia mai sentito in conflitto con se stesso o con la società.
Merita una menzione anche l’introduzione al volume, che aiuta a contestualizzare storicamente e culturalmente il romanzo, offrendo una chiave di lettura utile per comprendere a fondo il significato dell’opera.
Il demone in noi combinando crititca, introspezione psicologica e una narrazione avvincente, si pone tra i cosiddetti “consigliatissimi”. Sabahattin Ali si conferma una delle voci più importanti della letteratura turca del Novecento, grazie alla sua capacità di parlare di vita, di amore, di politica, di conflitti riuscendo ad arrivare, con una scrittura limpida e profonda, a lasciare il segno.
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