Ambiente

Terra dei Fuochi, Pichetto: “Non si è fatto abbastanza”

di Cristiana Flaminio -


Terra dei Fuochi, il ministro all’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha una strategia. L’obiettivo del governo, ha spiegato davanti ai parlamentari della Commissione Ecomafie a proposito dello stato dell’arte nel territorio all’immediato nord di Napoli, è quello di terminare al più presto la perimetrazione dell’intera area che dovrebbe diventare Sito di interesse nazionale. In modo tale da poter procedere, in maniera celere e precisa, alla bonifica dell’intero territorio.

Il ministro Pichetto parte dal presupposto che “obiettivamente ciò che è stato fatto non è sufficiente, ed è evidente che occorre dare un ulteriore slancio alle azioni di risanamento con maggiore rapidità come ci ricorda anche la sentenza della Corte europea”. Quindi ha spiegato che “l’impegno del ministero è quello di addivenire rapidamente ad una positiva conclusione della perimetrazione del SIN dell’area vasta di Giugliano, al fine di dare un segnale immediato al territorio e anche alle richieste della stessa Corte europea”. Che, nei giorni scorsi, aveva rampognato l’Italia proprio sulla vicenda annosa che riguarda la bomba ecologica campana. Pichetto ha aggiunto: “Occorre rammentare che l’area della Terra dei Fuochi non è identificata quale Sito di Interesse Nazionale e che, pertanto, la competenza per la procedura di bonifica non è attribuita al Ministero dell’ambiente e della Sicurezza Energetica, ma alla Regione Campania”. Ma non è tutto: “A normativa vigente – ha specificato Pichetto- solo l’articolo 53 del decreto-legge 76 del 2020,  ha individuato quale sito di interesse nazionale l’area interessata dalla presenza di discariche ed impianti di trattamento dei rifiuti, compresa nel sito dell’Area vasta di Giugliano (Napoli) precisando che con successivo decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare debba provvedersi alla perimetrazione della predetta area”.


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