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Sale: Var. Giunse alfin l’ora di considerare l’effettiva utilità del Var. La moviola in campo, evocata dalle masse contro l’arbitrio (e l’arbitro) dei potenti, finisce per blindare proprio loro. L’Inter ne sa qualcosa. Di nuovo. E ancora. E per smontare gli arbitri, inutili per sé e gli altri. Per non parlare dei poveri guardalinee, che son passati dal fare il mestiere più odiato del mondo a quello più invidiato che c’è. Ossia, lo spettatore pagato per vedere le partite di calcio, con tanto di bandierina in omaggio. Per risolvere la crisi di questo calcio non c’è da fare altro che affidarsi alla fantasia. Mettete dei droni nei vostri palloni.
Stabile. Paula White. Quarant’anni fa ha visto Dio. Oggi, più modestamente, vede (con regolarità) Donald Trump. Che s’è dotato di una consigliera per gli affari religiosi, telepredicatrice di razza e volto noto della galassia evangelica made in Usa. Tranquilli, niente digiuni. Lei, almeno, tifa per la teologia della prosperità. Ed è già qualcosa in un mondo, quello angloamericano per lo più, che da anni, anzi da decenni, ci ammannisce la solita solfa dell’apocalisse che ha sostituto, nella retorica della sinistra che fu, la figura immaginifica della rivoluzione. Oggi no, domani forse, dopodomani sicuramente.
Scende: Giovanni Boccaccio. Il 650esimo di Boccaccio finirà sotto silenzio. E dal momento che tutto fa brodo, se ne esce qualcuno secondo cui il governo non onora l’autore del Decamerone perché, fuori dai bacchettonismi dell’epoca e oltre le moraline e moralone (che, chiaramente ovviamente e sicuramente sarebbero di destra), sarebbe di sinistra. Di quale sinistra, però? Quella dello schwa? Quella dell’asterisco? Quella dei trigger warning? Quella che non sopporterebbe che Calandrino non sia un obelisco nero del Ghana? Quella del sessismo? Quella del campionario di sciocchezze che trovate qui? Quale sinistra, dove, quando ma soprattutto: perché non tacete invece di profferir solite scemenze?
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