Attualità

Santanchè, alla Camera l’ennesimo atto d’accusa

di Angelo Vitale -


Ministro del Turismo dal 22 ottobre del 2022, Daniela Santanchè è da mesi finita in una serie di guai (indagata e rinviata a giudizio) per reati finanziari collegati alle sue società Visibilia e Ki Group. Da allora è stata la componente del governo Meloni più bersagliata dalla polemica politica delle opposizioni, animate con molte asprezza nelle aule del Parlamento e, ancor più, sui media. Nel 2023, il 26 luglio già era stata proposta una mozione di sfiducia contro di lei in Senato dai 5Stelle, poi respinta con 67 sì e 111 no.
Nelle ultime settimane, la polemica riaccesasi nelle opposizioni – mentre il governo, con le espresse dichiarazioni della premier Giorgia Meloni aveva da tempo escluso la sua uscita dall’esecutivo – aveva esposto una nuova narrazione, indicandola come ormai non difesa da alcuno, dentro il suo partito e in quelli della maggioranza.

Ieri, il trasferimento di questa polemica a Montecitorio, per la discussione di una nuova mozione di sfiducia da parte dei 5Stelle, stavolta sottoscritta anche da Pd e AVS. Al fianco di Santanchè pochi ministri, vuoti i banchi di Forza Italia, Lega e Noi moderati, presenti pochi parlamentari di Fratelli d’Italia. Con i rappresentanti delle opposizioni alla Camera a ironizzare sul fatto che la ministra sia rimasta sola senza nessuno a difenderla – la maggioranza aveva deciso di non intervenire nel dibattito – e a protestare vivacemente quando la ministra ha lasciato l’Aula senza replicare. Nessun voto, per ora. Forse ci sarà a fine mese, prevedendo anche l’intervento della diretta interessata. Personaggio politico ma da decenni pure nella cultura di massa, citata nei film e nelle canzoni dei rapper, Santanchè continua imperterrita a dirsi tranquilla.


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