Cronaca

A Perugia aperto un fascicolo sull’esposto del Dis contro Lo Voi

di Giorgio Brescia -

Il procuratore di Perugia Raffaele Cantone


Come nelle previsioni, dopo gli iniziali accertamenti la Procura di Perugia “ha provveduto ad iscrivere l’esposto del Dis su presunte rivelazioni di notizie riservate comunicate alla Procura della Repubblica di Roma”. Lo ha annunciato l’ufficio del capoluogo umbro diretto da Raffaele Cantone, aprendo un fascicolo e specificando che “non può essere riferito il contenuto dell’iscrizione né il registro in cui è stata disposta, trattandosi di informazioni coperte dal segreto”.

Solo il primo passaggio “giudiziario” dopo tante polemiche solo politiche e giornalistiche sulla vicenda: i giorni a venire chiariranno se Cantone rilevi la necessità di approfondire o no il singolo aspetto della eventuale responsabilità dell’ufficio coordinato dal suo omologo romano Lo Voi e se intenda ampliare il quadro generale dell’episodio nel quale è pure coinvolto il quotidiano Domani, già entrato in precedenti indagini della Procura perugina riguardo al dossieraggio messo in atto negli uffici della Direzione nazionale antimafia.

Nell’esposto del Dis, richiesto di accertare se Francesco Lo Voi ha violato la legge diffondendo un documento riservato dell’Aisi sul caso di Gaetano Caputi, capo di Gabinetto della premier Giorgia Meloni, richiamando l’ipotesi di violazione della legge non avendo adottato le cautele necessarie per evitare l’indebita diffusione di informative riservate. Un riferimento all’informativa dell’Aisi sul caso di Gaetano Caputi, capo di Gabinetto della premier Giorgia Meloni, che aveva presentato una denuncia alla Procura di Roma dopo la pubblicazione di alcuni articoli sul suo conto e sui suoi affari usciti sul quotidiano di De Benedetti.

Un esposto che, prima di arrivare ora all’iscrizione del fascicolo a Perugia, è stato una delle ultime tappe dell’acceso scontro tra governo e magistratura, con Lo Voi al centro di un confronto che si è consumato pure all’interno del Consiglio superiore della magistratura dove i membri laici del centrodestra hanno chiesto un provvedimento disciplinare nei suoi confronti, mentre il consigliere indipendente Mirenda ha sollecitato invece una pratica a tutela del capo degli uffici giudiziari della Capitale dopo le aspre critiche al suo indirizzo da parte della premier Giorgia Meloni.


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