Ursula difende la Corte penale internazionale: “Sosteniamo la giustizia”
Ursula von der Leyen
Gli Usa minacciano sanzioni, l’Ue difende la Corte penale internazionale e Ursula von der Leyen si sbilancia: “Deve poter contrastare senza limiti l’impunità globale”. La presidente della Commissione Ue, mentre da Washington s’alzano nubi di guerra sui giudici della Cpi, difende a spada tratta l’istituzione. E lo fa in un post che ha deciso di pubblicare su X: “La Corte penale internazionale (Cpi) garantisce la responsabilità per i crimini internazionali e dà voce alle vittime in tutto il mondo. Deve poter contrastare senza limiti l’impunità globale. L’Europa – ha concluso Von der Leyen – sosterrà sempre la giustizia e il rispetto del diritto internazionale”. A dar manforte a Ursula arriva il cancelliere (uscente) tedesco Olaf Scholz che tuona: “Non ritengo sia giusto imporre sanzioni alla Corte penale internazionale”, ha dichiarato durante un evento elettorale Spd nel Baden Warttemberg. Scholz ha proseguito: “Le sanzioni sono il mezzo sbagliato. Stanno mettendo in pericolo un’istituzione che dovrebbe garantire che i dittatori di questo mondo non possano semplicemente perseguitare le persone e scatenare guerre”. Anche le Nazioni Unite hanno chiesto a Donald Trump di fare un passo indietro: “Siamo profondamente dispiaciuti per le sanzioni individuali annunciate ieri contro il personale del tribunale e chiediamo che questa misura venga revocata”, ha affermato, come riporta France24, Ravina Shamdasani, portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani. Nel frattempo, oltre al caso Usa, sulla Corte penale internazionale incombe anche la vicenda Almasri. Che tira in ballo direttamente l’Italia. E adesso sono i Verdi a tirare per la giacchetta Ursula von der Leyen: “Il lavoro della Corte è essenziale nella lotta contro l’impunità. La Corte Penale Internazionale ha dato alle persone di tutto il mondo protezione, chiamando a rispondere coloro che commettono crimini di guerra. La decisione di Meloni di schierarsi con un signore della guerra accusato di crimini contro l’umanità, tra cui tortura, stupro e omicidio, è un affronto alla giustizia. Insieme alle azioni ostili di Trump contro la Corte Penale Internazionale, rappresenta un modello pericoloso di leader di estrema destra che sabotano la Corte e danno spazio ai criminali di guerra. Trump e Meloni stanno rendendo il mondo un posto molto più pericoloso”.
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