Esteri

Riviera di Gaza, l’assurda idea di Trump rischia di incendiare il Medio Oriente

di Ernesto Ferrante -


Il piano del presidente Donald Trump di trasformare la Striscia di Gaza nella “Riviera del Medio Oriente”, “svuotandola” di palestinesi, ha provocato fibrillazioni in tutto il mondo arabo e sconcertato gran parte della comunità internazionale.

Nella conferenza stampa congiunta con il premier israeliano Benjamin Netanyahu, dopo l’incontro tenutosi alla Casa Bianca, Trump ha presentato la sua proposta senza entrare nel dettaglio di come intende spostare più di due milioni di palestinesi o controllare Gaza, assicurando di voler rendere “incredibile” l’enclave devastata dalle bombe dello Stato ebraico.

“Gli Stati Uniti prenderanno il controllo della Striscia di Gaza e ci lavoreranno. La possederemo”, ha detto il tycoon. Immediata la reazione di Hamas, che ha bollato come “razziste” e “allineate” sulle posizioni dell’estrema destra israeliana le dichiarazioni del presidente degli Usa.

Il leader palestinese Mahmud Abbas e la dirigenza palestinese hanno manifestato il loro “rifiuto categorico di fronte alle richieste di esproprio della Striscia di Gaza ed espulsione dei palestinesi, allontanati dalla loro patria”.

Il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich ha preso la palla al balzo, giurando di “seppellire definitivamente la pericolosa idea di uno Stato palestinese”.

Alla folta schiera dei contrari si è unito il re giordano Abdullah II, che ha respinto “ogni tentativo” di trasferire i palestinesi dalla Cisgiordania o dalla Striscia di Gaza. Nel corso di un faccia a faccia avuto ad Amman con il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Abbas, il monarca hashemita ha sottolineato inoltre la necessità di mettere fine alle “attività di insediamento”.

Il progetto di Trump “è illegale, completamente assurdo, immorale e irresponsabile”, ha commentato la relatrice speciale delle Nazioni Unite per i territori palestinesi, Francesca Albanese.

“Quello che ha proposto è completamente assurdo. È illegale, immorale, irresponsabile. Del tutto irresponsabile perché aggraverà la crisi regionale”, ha aggiunto Albanese. “Nel contesto di un genocidio, rafforzano la complicità nei crimini commessi da Israele negli ultimi 15 mesi”, ha concluso la relatrice speciale Onu.


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