Miliardi, morti, litigate sui migranti. Perdiamo tutti: l’Italia e l’Europa
“Il mio primo stipendio da sindaco lo investirò in obbligazioni della Coop 29 giugno, per dare un segnale su qual è la strada giusta”, sorrideva garrulo Ignazio Marino a favore di telecamera. “Con gli immigrati faccio più soldi che con la droga”, diceva intanto Salvatore Buzzi, deus ex machina di quella cooperativa che Marino portava ad esempio, nonché uomo di sinistra con enormi entrature (era iscritto al Pd) ma socio in affari del criminale fascista Carminati nonché in ottimi rapporti con Alemanno e furbo abbastanza da mettere a libro paga Luca Odevaine, uomo di Veltroni che da quel sistema indegno prendeva grandi stipendi in nero. Sono passati dieci anni dallo scandalo “Mondo di mezzo”, e le cose non sembrano granché cambiate, purtroppo. Marino è europarlamentare di Avs, Buzzi e Carminati non stanno in galera, e un nuovo scandalo bipartisan agita i principali partiti italiani Pd e FdI che si vedono arrestati rispettivamente il tesoriere della Campania Nicola Salvati, e il sindaco di Ceccano Roberto Caligiore. Sullo sfondo il caso Almasri, accusato di torture, stupri ed altri odiosi reati dunque colpito da un ordine d’arresto internazionale, ma graziato dal governo italiano che ha preferito rimandarlo nella sua Libia con un volo di Stato, sottraendolo di fatto alla Corte Penale de L’Aja. Anche Almasri è figura importantissima del delicato -rectius: inesistente- equilibrio internazionale inerente al fenomeno migratorio, che segna forse il più evidente fallimento delle politiche europee. “Cancelleremo gli accordi di Dublino per riscrivere le regole riguardanti l’immigrazione” annunciava Ursula von der Leyen nel settembre 2019 durante il suo discorso d’insediamento quale Presidente della Commissione europea. Dopo quasi sei anni anche von der Leyen è rimasta sulla sua comoda poltrona, benché NULLA sia stato fatto per cambiare le regole europee sull’immigrazione. Le parole passano, si dimenticano, si possono pure cancellare, ma i fatti purtroppo per noi restano, e son tutti lì, ben evidenti. Migliaia di esseri umani morti in mare, l’Italia sui cui ancora grava la quasi totalità del peso immane legato a questa ondata migratoria epocale in direzione Europa, con i nostri uomini e i nostri mezzi (pagati coi nostri soldi) a dover controllare una frontiera che non è italiana ma è europea. Tanti criminali che facevano e fanno milioni con i migranti, lucrando sugli esseri umani proprio come gli schiavisti trecento anni fa, loro e il loro infame indotto. Un criminale che scorrazza indisturbato per l’Europa dando la netta sensazione di sentirsi intoccabile (per l’implicito ricatto di aprire la cataratte e lasciar partire tutti paralizzando la situazione), e che l’Italia sceglie addirittura di rilasciare riportandolo a casa, evitandogli così l’arresto e il processo, in spregio al dolore delle sue vittime. Intanto in Albania si portano a nostre spese poche decine di disgraziati che poi vengono riportati in Italia con sentenze rapide e tutte basate sullo stesso principio: flop totale e denaro pubblico buttato. Sembra una sceneggiatura catastrofica, ma è la realtà: un quadro fosco, un gioco sporchissimo (Vespa docet) dove a perderci sono tutti coloro che non ci guadagnano, cioè tutti noi, e ad arricchirsi spaventosamente sono poche decine di personaggi senza scrupoli né dignità umana. Una politica che si rinfaccia a vicenda arresti e mancanze ed usa ancora l’argomento migranti per la campagna elettorale permanente, è una politica povera e distante dalla gente. Oggi servirebbe onestà autentica, servirebbe lavorare insieme, compatti, affinché ci siano regole più chiare nella gestione del fenomeno migratorio, con TUTTI i paesi europei impegnati non tanto nel ricollocare chi arriva (che è in ordine cronologico l’ultimo dei problemi, giacché chi può essere ricollocato è solo chi ha diritto di rimanere) ma nel gestire l’immane flusso che noi da soli non potremo gestire mai. Ci aspetteremmo questo da un governo e da un’opposizione responsabili, ma al momento abbiamo solo dichiarazioni strumentali, rimpallo di accuse, battaglie fra poteri dello Stato (Governo vs Magistratura vs Parlamento) e una ormai inaccettabile confusione, mentre continuiamo a spendere miliardi per risultati modesti e a vedere bambini donne e uomini morti in mare. “Ma non vi danno un po’ di dispiacere?”, si chiedeva giustamente il poeta Franco Battiato. Evidentemente no, e anche questo dovrebbe farci riflettere.
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