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Sparatoria in un campus per stranieri in Svezia: attentatore suicida, per la polizia i morti sono almeno 10

di Angelo Vitale -


Sparatoria in un campus della Svezia, colpite secondo le prime notizie almeno 5 persone – un numero iniziale che non era accompagnato da alcun altro dettaglio – , mentre le autorità nazionali ritenevano che l’episodio fosse di ampia importanza indipendentemente dalla conta delle persone coinvolte e dalla gravità delle ferite che hanno riportato: a distanza di circa 5 ore dall’accaduto un bilancio che rimane affidato alle dichiarazioni della polizia, che si dice impegnata ad identificare le persone morte: con l’attentatore che si è suicidato i morti sarebbero almeno 10, i feriti 15, un numero destinato ad aumentare.

I fatti in una scuola subito interessata da una vasta operazione di polizia perché destinata all’insegnamento ad adulti stranieri, il luogo è il Campus Risbergska di Orebro, un istituto scolastico a ovest della capitale della Svezia dove, secondo i media locali che hanno avuto da subito corrispondenti sul posto, ci sarebbe stata una sparatoria nella quale è stata utilizzata un’arma automatica.

Nel Campus sono già arrivati gli operatori dei servizi di soccorso e quelli a bordo un’ambulanza medica mentre le autorità locali – che non conoscono ancora il numero totale delle persone coinvolte – hanno invitato la popolazione a tenersi lontana dalla zona, mentre è atterrata pure una eliambulanza. Il sito web Aftonbladet riferiva che l’ospedale locale stava svuotando i locali del pronto soccorso e l’unità di terapia intensiva per prepararsi ad accogliere i feriti: nessuna notizia finora sul numero di feriti ricoverati.f

L’allarme è stato da subito considerato dalle autorità del governo nazionale. “Le informazioni iniziali sugli atti di violenza avvenuti a Orebro sono molto gravi. La polizia è sul posto e l’operazione è in pieno svolgimento. Il governo è in stretto contatto con la polizia e sta seguendo da vicino gli sviluppi”, aveva affermato nel pomeriggio il ministro svedese della Giustizia, Gunnar Strommer, facendo questa dichiarazione ad Aftonbladet.

Solo le parole di una prima persona presente ai fatti aiutavano gli investigatori all’esterno, mentre nel Campus erano intervenuti gli agenti delle forze di sicurezza. Andreas Sundling, 28 anni, era tra i testimoni oculari della sparatoria ed era ancora all’interno del Campus. L’uomo aveva raccontato di aver “sentito dei botti” e “visto molto sangue”. “La scuola è piena di poliziotti”, ha detto Sundling che si trovava in un’aula dell’edificio, precisando all’Expressen che “ora siamo seduti qui in attesa di essere evacuati dalla scuola. Le informazioni che abbiamo ricevuto sono che dobbiamo restare qui ed aspettare”.


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