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GRAVI INDIZI DI REATO – Il caso Zodiac, l’enigma irrisolto e la caccia al fantasma

di Francesca Petrosillo -


Il caso Zodiac è uno dei misteri più inquietanti e allo stesso tempo affascinanti della cronaca nera americana. Sono gli anni Sessanta, nella California del Nord, un individuo che si firma come “Zodiac” terrorizza le comunità con una serie di omicidi brutali e una comunicazione criptica. Il 20 dicembre 1968, due adolescenti, Betty Lou Jensen e David Faraday, vengono trovati uccisi in una strada appartata nella cittadina di Benicia. Lui è colpito alla testa, lei viene uccisa mentre cerca di fuggire. Questo è il primo crimine attribuito a Zodiac, ma è solo l’inizio di un incubo. Passano pochi mesi e Zodiac torna a colpire. Questa volta le vittime sono Darlene Ferrin e Michael Mageau, uccisi nella loro auto in un parcheggio a Vallejo. Ferrin muore, ma Mageau, miracolosamente, sopravvive e fornisce una descrizione sommaria dell’aggressore. Pochi giorni dopo, il killer invia una lettera a tre giornali della zona. Ogni lettera contiene una parte di un cifrario, un enigma complesso che promette di rivelare la sua identità. Il tono è beffardo, minaccioso, e firmato con un simbolo: un cerchio attraversato da una croce, destinato a diventare il suo marchio di fabbrica. Le autorità e i giornalisti si trovano di fronte a un enigma: chi è questo individuo che sembra godere nell’umiliare il sistema e seminare il panico? Il 27 settembre 1969, Zodiac compie uno dei suoi attacchi più famosi. Al Lake Berryessa, accoltella brutalmente Bryan Hartnell e Cecilia Shepard, due giovani studenti. Prima di lasciare la scena del crimine, scrive un messaggio sulla portiera dell’auto della coppia, indicando la data degli omicidi precedenti e la sua firma. Shepard muore in ospedale dopo due giorni, mentre Hartnell sopravvive per raccontare la sua terribile esperienza. Due settimane dopo, il tassista Paul Stine viene assassinato a San Francisco. Zodiac cambia modus operandi. Il killer strappa un pezzo della camicia insanguinata dalla vittima e lo invia per lettera alla polizia, insieme a nuove minacce e altri enigmi. L’FBI e le forze dell’ordine locali intensificano le indagini, ma Zodiac continua a sfuggire. Le lettere diventano sempre più deliranti. Si vanta di aver ucciso 37 persone, nonostante gli omicidi confermati siano molti meno. Descrive con dettagli inquietanti i suoi crimini, sfida apertamente le autorità e accusa i media di non pubblicare abbastanza velocemente i suoi messaggi. Nel frattempo, i suoi cifrari mettono alla prova crittografi professionisti e dilettanti. Nel 1969, una coppia di insegnanti, Donald e Bettye Harden, riesce a decifrare il primo dei suoi codici. Il messaggio è un manifesto di follia: Zodiac rivela il suo piacere nell’uccidere, paragonandosi a un predatore naturale. Il mistero di Zodiac non è mai stato risolto. Le indagini coinvolgono decine di sospettati, ma nessuno viene mai incriminato. Tra i principali indiziati figura Arthur Leigh Allen, un uomo con un passato oscuro e diverse coincidenze che lo collegano ai crimini. Tuttavia, le prove contro di lui non sono mai sufficienti per un’accusa formale. Nel 2020, un team di esperti amatoriali decifra uno dei codici più complessi inviati da Zodiac, noto come il “340 Cipher”. Il messaggio non contiene rivelazioni dirette sull’identità del killer, ma riafferma la sua ossessione per il controllo e il terrore. Nonostante i progressi tecnologici, Zodiac rimane un fantasma, una figura che incarna l’enigma del male puro.


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