Una nuova avventura da vivere insieme giorno per giorno
Ho accettato la proposta di diventare Direttore Editoriale de L’identità affiancando Adolfo Spezzaferro, con enorme entusiasmo e un po’ di timore. Son cresciuto nell’epoca in cui la prima cosa che si faceva alla mattina era comperare il giornale, e si pensava: “E’ vero perché l’ho letto sul giornale”. Sembra passato un millennio: i quotidiani oggi soffrono lo strapotere dei social e la scarsa propensione all’approfondimento. Eppure fare un quotidiano era ed è ancora un’avventura entusiasmante, utilissimo antidoto all’indifferenza e alla disaffezione di tanti verso la partecipazione attiva alla vita pubblica, al libero pensiero, alla comprensione del mondo. Per questo ho deciso di mettere tutto il mio entusiasmo e le mie energie nel progetto di rilancio: per provare ad informare in modo dettagliato e corretto, cioè raccontare con rigore i fatti, e poi commentare la realtà e interpretarla insieme ai lettori. D’Annunzio e Gramsci hanno avuto idee politiche assai divergenti, ma entrambi avevano un sentir comune potentissimo: l’odio verso gli indifferenti.
In un paese dove il virus dell’indifferenza si diffonde contagioso, una persona su due sceglie -da anni- di non votare, in tantissimi non leggono più o si fermano ai titoli, e la logica del tifo ha da tempo preso il sopravvento sull’approfondimento e la conoscenza reale di quanto ci accade intorno, mi sembra bellissimo andar controcorrente e puntare su un mezzo fuori moda come il quotidiano, tentando anche di trasformarlo in meglio, concepirlo in modo innovativo. La mia direzione editoriale de L’identità non servirà infatti a schierare il giornale su una posizione preconcetta, ma ad arricchirlo e a chiedere al lettore di fare la propria parte nella costruzione di senso. Di giornali sotto la cui testata potrebbe scriversi “Quotidiano schierato con…” per poi riempire i puntini coi nomi di alcuni leader politici (Conte, Meloni, Schlein, etc.) ce ne sono già tanti, non ne serve un altro. Di quotidiani liberi invece c’è bisogno come dell’aria, e L’identità è un quotidiano libero, senz’altri padroni che non siano i suoi lettori. Ai lettori affezionati e a chi ancora non ci conosce proporremo un quotidiano più ricco, con caratteristiche ad oggi inedite nel panorama dell’informazione nazionale. Per ogni argomento interessante offriremo due editoriali di commento, che analizzano il fatto saliente da due punti di vista diversi, o addirittura opposti: sarete voi a decidere quale vi convince di più. Avremo più inchieste -un po’ di esperienza ce l’ho…- e nuove collaborazioni prestigiose, anch’esse rigorosamente multipartisan: oggi inizia la rubrica di Lorenzo Fioramonti, che raggiunge Laura Tecce (già con noi da qualche settimana), il segretario del SIAP Giuseppe Tiani ed altri che vi sveleremo nei prossimi giorni. Ci sarà anche una nuova veste grafica, il cartaceo tornerà tutto a colori, la distribuzione sarà presto più capillare, le nostre pagine online e social avranno più contenuti e ci sarà più spazio anche per la satira, l’approfondimento culturale, quello economico e quello sportivo, oltre ad offrirvi interviste più lunghe con i protagonisti dell’attualità. Inoltre partiremo presto con alcune edizioni regionali che verranno distribuite insieme alla testata nazionale. Vogliamo insomma stupirvi e capirvi, vogliamo che ci aiutiate a migliorare, e con la massima modestia vorremmo provare ad invitare tutti a spingersi un po’ più in là dei titoli, a non cercare solo informazioni che confermino ciò che già pensiamo ma magari ci aiutino a osservare la realtà da un altro punto di vista, a capire le ragioni di chi non la pensa come noi, a comprendere quanto sia complessa quella realtà che invece, riassunta in un titoletto o in un meme, può sembrare di facile lettura. Vorremmo lettori, non tifosi.
Quest’avventura inizia oggi e si stabilizzerà nelle prossime settimane, io ringrazio gli editori che han voluto darmi questa responsabilità fidandosi di me, la redazione de L’identità della quale ho la massima stima, a partire dal direttore responsabile, e ringrazio voi che vorrete seguirci, suggerirci, criticarci, aiutarci, metterci in discussione e magari premiarci. Dateci fiducia e interagite con noi. Non credo più da tempo ai giornali che si chiudono convinti d’esser nel giusto: noi siamo aperti e vorremmo crescere insieme a voi. Da oggi inizia un nuovo cammino, percorriamolo insieme.
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