Attualità

Meloni ad alzo zero sui magistrati: Io indagata, vado ai matti. Se vogliono governare si candidino

di Angelo Vitale -


L’atto della Procura di Roma sul caso Almasri “è un atto chiaramente voluto, tutti sanno che le Procure hanno la loro discrezionalità, come dimostrato da numerosissime denunce dei cittadini contro le istituzioni sulle quali si è deciso di non procedere con l’iscrizione nel registro indagati”: la premier Giorgia Meloni ad alzo zero sulla vicenda che vede indagata lei, il sottosegretario Mantovano e i ministri Nordio e Piantedosi sul caso Almasri, in video-collegamento con l’evento “La Ripartenza” ideato da Nicola Porro.

Criticatissima dalle opposizioni per la scelta del luogo ove rispondere sul caso, la presidente ha aggiunto: “Penso che a chiunque nei miei panni cadrebbero un po’ le braccia…” ribadendo “Agli italiani dico: finché ci siete voi ci sono anche io, non intendo mollare di un centimetro almeno fino a quando saprò che la maggioranza degli italiani è con me”. E ancora “Ieri mi ritrovo sulla prima pagina del Financial Times con la notizia che sono stata indagata: se in Italia capiscono cosa sta accadendo, all’estero non è la stessa cosa. Quello che sta accadendo è un danno alla Nazione e “mi manda ai matti”, il suo sfogo precisando “Non sono preoccupata, né demoralizzata. Quando ho assunto la guida del governo di questa Nazione sapevo esattamente a cosa sarei andata incontro…”.

Infine, riproponendo le argomentazioni frequentemente utilizzate dal centrodestra, Meloni ha affrontato il ruolo della magistratura: “Quando un potere dello Stato pensa di poter fare a meno degli altri, il sistema crolla. Se alcuni giudici vogliono governare, si candidano e alle elezioni e governano. In alcuni casi lo hanno fatto, legittimamente. L’unica cosa che non si può fare è che loro governano e io vado alle elezioni: questo non lo accetterebbe nessuno. Noi abbiamo scelto di scrivere un’altra storia: una storia di rispetto delle regole, di rispetto dei ruoli e di credibilità delle istituzioni. Una storia di orgoglio e libertà per le persone perbene. Forse per questo non siamo graditi”.


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