Il terremoto DeepSeek fa tremare gli Usa da Wall Street alla Silicon Valley
DeepSeek: questo il nome del nuovo modello cinese di intelligenza artificiale che potrebbe rivoluzionare il settore, dimostrando che bastano poco più di 5 milioni di dollari per superare le performance dei chatbot leader di mercato come ChatGPT (OpenAI), Gemini (Google) e Claude (Anthropic). La startup DeepSeek, fondata nel 2023 da Liang Wenfeng e sostenuta dall’hedge fund High-Flyer di Hangzhou, ha introdotto il modello DeepSeek-R1, capace di compiere ragionamenti avanzati, risolvere problemi complessi e generare codice con un budget significativamente ridotto rispetto ai giganti statunitensi. Il modello ha richiesto l’addestramento con appena 2.000 GPU, contro le 100.000 utilizzate da aziende come OpenAI e Google, con costi che superano i 100 milioni di dollari. Questa efficienza ha scosso i mercati finanziari, causando forti vendite sul Nasdaq. Il settore tecnologico ha registrato una flessione significativa, con il Nasdaq che ha aperto in calo del 3,57%. I titoli più colpiti sono stati Nvidia che ha chiuso con una perdita del 16,86%, bruciando 589 miliardi, Broadcom, Microsoft, Oracle, Alphabet e Meta. Anche i fornitori di chip europei e asiatici hanno subito perdite, come Asml ad Amsterdam e Softbank a Tokyo. Il crollo di Nvidia è stato particolarmente significativo, dato che l’azienda ha basato la sua recente crescita sul ruolo cruciale delle sue costose GPU (circa 40.000 dollari ciascuna) nello sviluppo dell’AI. Come sottolinea Filippo Diodovich, Senior Market Strategist di IG Italia, “le nuove aspettative degli investitori su un calo dei margini di Nvidia” sono legate alla capacità di DeepSeek di addestrare modelli con hardware più economico e senza costosi data center. Nonostante il clamore, gli esperti invitano alla cautela. Dan Ives, analista di Wedbush Securities, riconosce che la tecnologia di DeepSeek è impressionante, ma sottolinea che gli Stati Uniti rimangono all’avanguardia in termini di infrastrutture AI. “Lanciare un modello competitivo per i consumatori è una cosa”, scrive Ives, “ma costruire un’infrastruttura AI più ampia è tutta un’altra storia”. Il successo di DeepSeek è evidente anche tra gli utenti: la sua app è diventata la più scaricata negli App Store in Cina e negli Stati Uniti, superando persino ChatGPT. Tuttavia, non mancano le sfide. Le rigide leggi di censura in Cina limitano la possibilità di affrontare temi politicamente sensibili, come l’indipendenza di Taiwan, ostacolando una piena diffusione nei mercati occidentali dove la libertà di espressione è cruciale. A complicare ulteriormente il quadro, DeepSeek ha denunciato attacchi hacker su larga scala ai suoi servizi, costringendo temporaneamente a limitare le registrazioni di nuovi utenti. Tuttavia, gli utenti già registrati possono continuare ad accedere alla piattaforma. Questo “terremoto” generato da DeepSeek solleva interrogativi sul futuro dell’AI e su una possibile “bolla” tecnologica alimentata da costi elevatissimi. Se il modello cinese confermerà le sue promesse, potrebbe segnare un punto di svolta per il settore, riducendo i costi e ridistribuendo le dinamiche di potere globali.
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