Caso Orlandi, giallo nel giallo. Scomparso un fascicolo all’Archivio di Stato
All’Archivio Centrale dello Stato è stato scoperto un fascicolo vuoto riguardante il caso Orlandi. Il dossier riguardante la scomparsa di Emanuela era stato riversato nel 2017 dal Ministero dell’Interno dopo la direttiva Renzi sulla desecretazione degli atti legati alle stragi. Il presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul caso Orlandi e Mirella Gregori, Andrea De Priamo, ha visionato il materiale e annunciato l’intenzione di indagare sull’assenza della documentazione originaria. La scoperta è avvenuta grazie a Gian Paolo Pelizzaro, giornalista e consulente della Commissione, durante altre ricerche. Il fascicolo contiene solo una copertina con l’intestazione “Ministero dell’Interno – Direzione generale della pubblica sicurezza – Ucigos” e alcuni frontespizi che descrivono i documenti mancanti. Tra questi, figurano atti della questura di Roma, appunti, telefonate, documenti dei servizi di sicurezza, accertamenti su cittadini turchi in Italia e in Germania, e comunicazioni come quelle del “Fronte liberazione turco anticristiano” e di “Phoenix”. Inoltre, vi è menzione di lettere ricevute da testate giornalistiche e di ritagli stampa. Secondo Simona Greco, responsabile della Sala Raccolte speciali dell’Archivio, il fascicolo fu rinvenuto nel 1996 durante ricerche sulla strage di Piazza della Loggia, all’interno di un deposito del Ministero dell’Interno contenente documenti della Divisione Affari Riservati e poi della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione. Tuttavia, al momento del versamento all’Archivio nel 2017, i documenti originali non furono trasferiti insieme al fascicolo. La Commissione d’inchiesta valuterà i prossimi passi per rintracciare la documentazione. De Priamo ha sottolineato l’importanza di chiarire il percorso seguito dai documenti e la loro eventuale dispersione. Questa anomalia aggiunge un ulteriore elemento di mistero a un caso già avvolto da ombre, spingendo a indagare sul perché atti di tale rilievo non siano stati preservati o resi disponibili. Il ritrovamento solleva interrogativi sull’integrità della gestione archivistica e sulla trasparenza relativa al caso Orlandi, con il rischio che elementi cruciali possano essere andati perduti o siano stati intenzionalmente omessi.
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