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Groenlandia e Messico, la voce grossa di Donald Trump

di Giorgio Brescia -


Groenlandia e Messico, Donald Trump ribadisce quanto aveva annunciato prima del suo ritorno alla Casa Bianca e anche nel discorso di insediamento. Ieri, la notizia filtrata dopo una settimana, di una telefonata al calor bianco tra il presidente Usa e il primo ministro danese Mette Frederiksen. Un colloquio “incandescente”, così cinque tra ex e attuali funzionari europei informati hanno definito al Financial Times il colloquio durante il quale il presidente degli Stati Uniti ha ribadito la sua determinazione nel prendere il controllo della Groenlandia.

Il colloquio, secondo le fonti, è avvenuto la scorsa settimana ed è durato 45 minuti con Trump particolarmente aggressivo con il capo del governo danese. La Casa Bianca non ha commentato la chiamata, ma Frederiksen ha affermato che l’isola non è in vendita e resterà territorio danese.

Per il Messico invece Trump ha espresso l’intenzione di inviare blindati e migliaia di truppe aggiuntive al confine per gestire la crisi migratoria. Lo ha scritto il Washington Post citando quattro funzionari statunitensi a conoscenza dei piani della Casa Bianca. Secondo queste indiscrezioni i soldati saranno equipaggiati con veicoli da combattimento Stryker da 20 tonnellate. Se approvati, i piani aumenterebbero notevolmente la presenza dell’esercito dal Texas alla California, dove circa 2.500 militari sono posizionati per assistere la Us Customs and Border Protection nell’individuazione e nell’arresto di migranti che cercano di entrare illegalmente negli Stati Uniti, per affrontare quella che il presidente Donald Trump ha definito “un’emergenza nazionale”.

Secondo i funzionari della difesa, l’operazione in corso potrebbe coinvolgere ben oltre 10mila soldati e marines. Un funzionario militare ha detto a condizione di anonimato che alcune unità sono stati avvisate che potrebbero essere schierate a seconda della volontà dell’amministrazione Trump. Il Pentagono questa settimana ha deciso di inviare 1.500 membri del servizio al confine per aumentare la forza schierata dall’amministrazione Biden.

Per quanto riguarda i blindati, gli Stryker sono corazzati, possiedono potenti ottiche e sensori e sono dotati di mitragliatrici rimovibili. Sono stati ampiamente utilizzati durante le guerre in Afghanistan e Iraq e sono stati inviati dall’amministrazione Biden al governo ucraino per combattere le forze russe. I sensori potrebbero essere utili per rilevare gli attraversamenti di confine e i veicoli forniranno alle truppe coinvolte un rapido trasporto, hanno affermato i funzionari.

Nella mattinata odierna una reazione apparentemente morbida in risposta dal Messico, indicato come pronto a collaborare con Washington che espelle cittadini messicani dagli Stati Uniti. Lo ha affermato il ministero degli Esteri messicano in una nota. “Accetteremo sempre a braccia aperte l’arrivo dei messicani nel nostro territorio”, ha dichiarato il ministero, dopo che il portavoce della Casa Bianca ha fatto sapere che giovedì il Messico aveva accettato un record di quattro voli di espulsione in un giorno.


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