Attacco terroristico in Baviera: due morti tra cui un bambino
Un uomo 41enne e un bambino di due anni hanno perso la vita e due persone sono rimaste gravemente ferite in un attacco con arma da taglio – di cui è stata confermata la matrice terroristica – nel centrale parco pubblico Schontal ad Aschaffenburg, in Baviera, a circa 40 chilometri da Francoforte sul Meno. I fatti sono avvenuti alle 11.45 circa di ieri mattina.
Un uomo di 28 anni originario dell’Afghanistan è stato tratto in arresto poco dopo. Il sospettato, si legge in una nota, è stato “arrestato nelle immediate vicinanze della scena del crimine”. In precedenza, gli inquirenti avevano parlato di due fermi effettuati su X. In seguito hanno corretto il tiro: la seconda persona era un testimone sottoposto ad interrogatorio.
Si stanno ricostruendo la dinamica e i motivi dell’atto. Il traffico ferroviario alla stazione sud è stato bloccato perché il sospettato avrebbe tentato di fuggire attraversando i binari.
In un post su X (Twitter), la polizia ha riferito che non ci sarebbero altre persone sospette a piede libero e quindi ulteriori pericoli per la cittadinanza. Ha fatto sapere inoltre che non è noto il movente.
Lo scorso novembre, il parco è stato classificato come “luogo pericoloso” in alcune sue parti. Il capo della polizia Frank Eckhardt aveva parlato di casi di rapine e aggressioni nell’ambiente dei consumatori e spacciatori di stupefacenti. Ci sono sempre pattuglie a piedi nella struttura. Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui l’arresto è avvenuto in tempi così ridotti.
La violenta aggressione ha contribuito ad aumentare le preoccupazioni sulla sicurezza del Paese e la pericolosità della politica delle maglie larghe in materia di immigrazione. Il mese scorso, un assalto con un’auto ha causato 6 morti e quasi 300 feriti in un mercatino di Natale a Magdeburgo.
I fatti di Aschaffenburg hanno riportato alla mente di molti tedeschi l’orrore dell’agosto scorso a Solingen, quando un immigrato di origine siriana colpì con un coltello persone a caso durante una festa per i 650 anni dalla fondazione della cittadina del Nordreno-Vestfalia. Responsabile dell’aggressione un giovane siriano di 26 anni arrivato nel 2020 a Bielefeld, destinatario di un provvedimento di espulsione.
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