Cresce l’Italia a rate: aumentano i prestiti personali
Cresce l’Italia a rate, trainata dai prestiti personali che aumentano dell’11,3%, mentre diminuiscono dell’11,5% i finanziamenti finalizzati. questo andamento divergente, letto dall’ultimo report Crif, rispecchia l’evoluzione della modalità di pagamento delle famiglie italiane che si sta spostando verso le dilazioni di pagamento o la forma del Buy Now Pay Later (Compra ora e paga dopo), confermandoli come una valida alternativa ai classici prestiti small ticket (i prestiti sotto i 5mila euro).
Simone Capecchi di Crif prevede un “contesto di mercato sempre più competitivo: piccoli player altamente tecnologici, consumatori attenti a una user experience agile e a scelte di pagamento dilazionate nel tempo o nella modalità Buy Now Pay Later, nonché alla componente green del credito”.
L’importo medio dei finanziamenti richiesti cresce del 9,3% con un valore medio di 9.214 euro. La dinamica di crescita coinvolge anche i prestiti finalizzati con un valore di 6.630 euro (+13,1% rispetto al 2023), mentre i prestiti personali si mantengono pressoché stabili con 11.884 euro (+1,1% vs 2023). Un italiano su due richiede importi inferiori ai 5mila euro (49,4% del totale), seguiti dagli scaglioni appena superiori: 10mila-20mila euro (19,4%) e 5mila-10mila euro (18,0%). La domanda, seppur in prevalenza di piccoli importi, viene dilazionata su un arco temporale comunque superiore ai 5 anni per il 29,7% degli italiani, per pesare il meno possibile sul bilancio familiare. La dinamica prudente delle famiglie italiane è spiegata pure dal 73,9% delle richieste di prestiti finalizzati che ha durata inferiore ai 3 anni, mentre i prestiti personali si concentrano nella fascia di durata superiore ai cinque anni (49,6% del totale).
Richieste di prestiti che hanno anche una precisa connotazione nelle fasce di età degli italiani: nel 2024 la fascia compresa tra i 25 e i 54 anni è stata quella maggioritaria, con una quota pari al 62,9% del totale.
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