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Polemiche per il rilascio del torturatore libico: è già a Tripoli

di Angelo Vitale -


E’ stato scarcerato Njeem Osama Elmasry, il capo libico della polizia giudiziaria noto come Almasri arrestato domenica su mandato di cattura spiccato dalla Corte penale internazionale dell’Aja e inizialmente in carcere a Torino. Elmasry è stato poi trasferito nella Capitale e rimpatriato su un volo per Tripoli. Si conclude rapidamente, in maniera clamorosa, il caso del generale torturatore fermato nel capoluogo piemontese in circostanze non chiarite per gli effetti di una red notice dell’Interpol.

A quanto si apprende, la scarcerazione di Njeem Osama Elmasry sarebbe legata al mancato rispetto della procedura. Un arresto ritenuto irrituale perché sarebbe sostanzialmente mancata l’interlocuzione e comunicazione preliminare al ministero necessaria in casi simili. Proprio questo errore procedurale avrebbe portato la Corte di Appello di Roma a disporre con ordinanza l’immediata scarcerazione del libico.

Immediata e dura la reazione delle opposizioni. “Giorgia Meloni voleva inseguire i trafficanti di esseri umani in tutto il globo terracqueo, ne era stato arrestato uno libico in Italia e invece di dare seguito alle richieste della Corte penale internazionale che lo accusa di crimini di guerra e contro la dignità umana, lo hanno rimandato impunito in Libia. Il governo chiarisca immediatamente perché Almasri è stato scarcerato e lasciato andare”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein. “La vicenda della scarcerazione del generale Almasri è gravissima. Chiederemo conto al ministro Nordio in aula di questa scelta che a noi sembra assurda. Cosa c’è sotto?”. Così Matteo Renzi sui social.

A intervenire pure Magi, Fratoianni e Bonelli. “È gravissimo che Almasri sia stato rilasciato e rinviato in Libia, nonostante ci sia un mandato d’arresto della Corte penale internazionale. Presentiamo una interrogazione urgente al ministro Nordio affinché venga a riferire in aula già nelle prossime ore”. Così il segretario di Più Europa Riccardo Magi. “Meloni, Nordio, Piantedosi proteggono i trafficanti di esseri umani e i torturatori libici”, dice Nicola Fratoianni di Avs. “Meloni non doveva fare la guerra in tutto il globo terracqueo ai trafficanti di esseri umani e arrestarli? Che vergogna”, la dichiarazione del coportavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Avs Angelo Bonelli.


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