Piazzale Loreto: fantoccio di Elon Musk a testa in giù dal collettivo “Cambiare rotta”
Blitz a Piazzale Loreto: fantoccio di Elon Musk è stato appeso a testa in giù dal collettivo “Cambiare rotta”
Un gesto simbolico e provocatorio ha scosso Milano nelle ultime ore. Un fantoccio raffigurante Elon Musk è stato appeso a testa in giù in Piazzale Loreto, luogo storicamente noto per l’esposizione del corpo di Benito Mussolini nel 1945. L’azione è stata rivendicata dagli studenti del collettivo “Cambiare rotta”, che sul loro account Instagram hanno pubblicato la foto accompagnata dalla frase: “C’è sempre posto a Piazzale Loreto Elon…”.
Il fantoccio, realizzato con una tuta bianca da lavoro e una maschera che riproduce il volto del miliardario, ha immediatamente attirato l’attenzione, sollevando dibattiti accesi sui social e tra i passanti. Il blitz è avvenuto il giorno successivo all’insediamento di Donald Trump come nuovo presidente degli Stati Uniti, durante il quale, secondo alcune fonti, Elon Musk avrebbe compiuto un gesto controverso associabile al saluto romano. Sebbene la veridicità di tale affermazione sia ancora da verificare, l’episodio ha contribuito ad alimentare l’indignazione dei manifestanti.
Il collettivo “Cambiare rotta”, noto per le sue posizioni critiche nei confronti del capitalismo e delle élite finanziarie, ha spiegato il gesto come una denuncia contro Musk, simbolo di potere e disuguaglianza sociale. Gli attivisti accusano il fondatore di Tesla e proprietario di X (ex Twitter) di rappresentare “un sistema che calpesta i diritti dei lavoratori e accumula ricchezze sulla pelle dei più deboli”.
La scelta di Piazzale Loreto come teatro dell’azione non è casuale. Il luogo conserva una forte valenza storica e simbolica, richiamando alla memoria l’epilogo del regime fascista.
L’episodio ha suscitato reazioni contrastanti: da un lato chi difende l’azione come una forma di protesta legittima, dall’altro chi la condanna come inopportuna e irrispettosa. Le autorità locali stanno monitorando la situazione, mentre sui social il dibattito continua a infiammarsi.
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