Hamas libera tre ostaggi: la tregua e gli aiuti umanitari
Da sinistra Emily Damari, Romi Gonen e Doron Steinbrecher. Hamas ha dichiarato in un comunicato i loro nomi come quelli dei primi ostaggi ad essere liberati. ANSA
Domenica 19 gennaio 2025, dopo 471 giorni di prigionia, Hamas ha liberato alcuni ostaggi: sono tre donne israeliane: Doron Steinbrecher (31 anni), Emily Damari (28) e Romi Gonen (24). La liberazione è avvenuta nell’ambito dell’accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas, che prevede la liberazione di 33 ostaggi israeliani in cambio di quasi 2.000 prigionieri palestinesi detenuti in Israele.
Le tre donne sono state consegnate alla Croce Rossa Internazionale e successivamente all’esercito israeliano. La liberazione è stata trasmessa in diretta su un maxischermo a Tel Aviv, nella “piazza degli ostaggi”. Steinbrecher e Damari risiedevano nel kibbutz Kfar Aza al momento del rapimento, mentre Gonen è stata sequestrata durante il festival musicale Supernova nel deserto del Negev. Nonostante alcune ferite, tra cui la perdita di tre dita per Emily Damari a causa di un colpo di pistola, le tre donne sono apparse in buona salute fisica.
Nella prima fase della tregua, Israele ha rilasciato 90 detenuti palestinesi, principalmente donne e minori, tra cui la politica Khalida Jarrar, leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina. L’accordo prevede la liberazione di 30 prigionieri palestinesi per ogni ostaggio israeliano. Nel frattempo, oltre 630 camion con cibo, medicine e altri aiuti umanitari sono entrati a Gaza per affrontare le conseguenze sanitarie della guerra.
Secondo il governo israeliano, risultano ancora in vita 57 dei 91 ostaggi israeliani dispersi. Hamas trattiene inoltre due uomini sequestrati dopo essere entrati a Gaza da Israele prima del conflitto. Il presidente uscente degli Stati Uniti Joe Biden ha confermato che questa settimana verranno rilasciate altre quattro donne israeliane, seguite da tre ostaggi ogni sette giorni, inclusi almeno due americani. Gli Stati Uniti, insieme a Qatar ed Egitto, hanno svolto un ruolo centrale nelle negoziazioni che hanno portato all’accordo sul rilascio degli ostaggi e al cessate il fuoco.
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