Politica

Craxi, dopo 25 anni oggi è conteso dalla politica

di Giuseppe Ariola -


Ieri ricorreva il venticinquesimo anniversario della scomparsa di Bettino Craxi. E come ogni anno, con l’approssimarsi del 19 gennaio le pagine dei giornali e i salotti dei talk show hanno dedicato ampio spazio al leader del Psi e alla sua storia politica, giudiziaria e umana. Noi abbiamo scelto di parlarne oggi e oggi soltanto per sottrarci dalla schiera dei troppi che, per meschino opportunismo, si sono tardivamente ravveduti sulla figura di Craxi e che lo osannano a ridosso della data della sua scomparsa – molti di questi si trovavano ieri ad Hammamet, dove colpevolmente non si sono mai recati quando l’ex presidente del Consiglio era ancora in vita -, ma anche per non mischiarci a quel residuale e sempre più scarno manipolo di odiatori, forcaioli e manettari che attendono questa triste ricorrenza esclusivamente per vomitare ancora un po’ della loro piccolezza umana su quella che è stata una vittima della perversione politica, giudiziaria e mediatica dell’Italia della Prima Repubblica. In parte, anche della Seconda. E pur prendendo atto con favore che le file di chi intende rivalutare la figura dello Statista socialista si ingrossano sempre di più, a scapito di quelle dei suoi detrattori a tutti i costi – evidentemente non solo i martiri, ma anche gli idioti sono destinati a morire da soli – non possiamo che giudicare come colpevolmente o, peggio ancora, strumentalmente in ritardo le sempre più numerose fulminazioni sulla via di Damasco. Questo perché, più che paradossale, appare squallido che Bettino Craxi, dopo essere stato abbandonato da quelli che sulla carta sarebbero dovuti essere suoi amici ed essere stato crocifisso dai suoi nemici, a seguito della morte avvenuta in Tunisia, terra straniera, sia diventato addirittura oggetto di contesa tra quella sinistra che lo ha rinnegato e quella destra che lo ha lasciato solo al proprio destino. Un aspetto sul quale è opportuno fare chiarezza. Craxi è stato senza dubbio, ai tempi, di sinistra. Una sinistra più moderna e autentica di quella attuale. Non a caso il suo ruolo per consentire l’ingresso dei comunisti nell’Internazionale socialista fu determinante, oltre che un errore politico risultato poi fatale. Ma che la sua figura sia stata, anche se solo in parte, riabilitata grazie al centrodestra moderato e liberale, che ha contribuito a un cambio di paradigma anche nel campo avversario, è altrettanto indubbio. Ciò posto, Craxi e la sua memoria non meritano di essere oggi strattonati dall’una o dall’altra parte che a momento debito si sono rifiutate di prendersi le proprie responsabilità, chi giudiziarie e chi politiche, preferendo addossarle tutte al leader socialista.


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