Attualità

Hot parade

di Redazione -


Sale: Gigino Di Maio. Su le mani per Gigino Di Maio. Dopo aver sconfitto la povertà per decreto, il Draghetto che venne dalle Stelle si produce in un nuovo miracolo: ottiene la conferma, dall’Ue, della poltrona di inviato nel Golfo. A fare cosa? Non è dato comprenderlo. Il gran mistero dell’Ue è proprio questo qui.Non s’è capito ancora cosa abbia fatto, semmai, abbia fatto qualcosa. Ma per la signora Kaja Kallas, vicepresidente della Commissione estone, paisà!, lo ha fatto in modo “eccellente”. A spese nostre: evviva!

Stabile: Claudio Lotito. Inesorabile Claudione. Il falconiere hot, chiede perdono, si barrica a Formello ma il presidente non perdona. Lui, che va a Messa ininterrottamente da 67 anni (altro che Giubileo, bravo!), dice che non si va in giro a dire che quante volte si eiacula e che la Lazio non è Cicciolina. Quella vecchia canzone ultrà sull’icona magiara, che da Roma divenne una hit in tutta quell’Italia sbarazzina e goliardica, era un po’ diversa, il senso però è chiaro.

Scende: Joe Biden. Joe, facce ride. Biden lascia l’America asserendo di temere per le sorti della sua democrazia dal momento che “oscure oligarchie” incombono all’orizzonte. E se lo dice uno che ha servito Bill presidente e l’avrebbe fatto con Hillary Clinton; che è stato vice di Barack ed è stato sfidato da Michelle Obama, veramente volete che ci crediamo noi che, saremo pure dei poveracci europei che non ci capiscono un’acca, epperò di Caligoli e cavalli ne abbiamo visti abbastanza per riconoscere un asino che raglia al ritmo del suo padrone.

*di Simone Donati


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