Energia, Meloni soddisfatta dell’accordo con Albania ed Emirati. Sul nucleare: “È una risorsa rivoluzionaria”
Durante il suo intervento all’Abu Dhabi Sustainability Week, il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha annunciato un importante accordo trilaterale tra Italia, Albania ed Emirati Arabi Uniti per la produzione e il trasporto di energia verde. L’intesa, che verrà ufficializzata a margine del summit, prevede la realizzazione di un’infrastruttura dedicata alla produzione di energia rinnovabile in Albania e al suo trasporto verso l’Italia. La premier italiana ha sottolineato l’importanza delle infrastrutture adeguate per garantire una transizione energetica concreta e sostenibile. “Sono certa che sviluppare interconnessioni energetiche possa essere la chiave per una nuova diplomazia energetica, capace di moltiplicare le opportunità di cooperazione e generare benefici condivisi per tutti i partner coinvolti”, ha dichiarato. L’accordo rappresenta un passo significativo verso un modello di sviluppo più sostenibile e integrato, consolidando la posizione dell’Italia come attore chiave nella transizione energetica globale. L’Italia, ha spiegato Giorgia Meloni, ambisce a diventare un hub strategico per il flusso di energia tra Europa e Africa, rafforzando il proprio ruolo centrale nel panorama energetico internazionale. Il progetto, descritto come ambizioso, vede la collaborazione diretta tra i tre governi e il coinvolgimento di settori privati e operatori di rete. “Sono orgogliosa di questa iniziativa, che dimostra come nuove forme di cooperazione possano emergere anche tra partner apparentemente distanti, almeno dal punto di vista geografico”, ha dichiarato Meloni, evidenziando il valore strategico e innovativo di questa partnership. La transizione energetica e la digitalizzazione, ha aggiunto, dipenderanno dalla capacità di bilanciare sostenibilità e innovazione, sviluppando un mix energetico equilibrato che combini energie rinnovabili, gas, biocarburanti, idrogeno verde e tecnologie emergenti come la cattura del biossido di carbonio. “Non possiamo trascurare il potenziale della fusione nucleare, una tecnologia che potrebbe produrre energia pulita, sicura e illimitata, trasformando l’energia da arma geopolitica in una risorsa accessibile e rivoluzionaria”, ha poi concluso la premier.
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