Attualità

Hot parade

di Redazione -


Sale: Juan Bernabé. Mai vista una punizione tanto grave per un fallo così. Formello non è mai stata così hot. La Lazio licenzia il falconiere Juan Bernabé per aver pubblicato video e foto della protesi al pene che si è fatto mettere in clinica. L’ha postata ovunque. Orgoglioso e fiero. Un autentico seduttore automatizzato. E dopo aver sconvolto il web, e non solo quello biancoceleste, dice a La Zanzara che se non eiacula, sta male e lo fa ogni volta che ne ha il tempo libero. E adesso non gliene mancherà.

Stabile: Jack lo Squartatore. Il trumpismo dilagante fa una nuova vittima: Jack lo Squartatore era un immigrato, per la precisione un barbiere polacco. Gli eredi (di chi?) chiedono la riapertura del cold case più citato del mondo (dopo l’omicidio Kennedy) sulla base delle nuove inchieste (fatte da chi?). Attendonsi manifestazioni colorate, gessetti equi e solidali, manifestazioni anti-razziste.

Scende: Tim Cook. Tim Cook, Ceo di Apple, è il nuovo idolo delle masse (risicate, per la verità) woke. La sua azienda non si ritira dai programmi Dei e continuerà a offrire assorbenti nei bagni degli uomini. Applausi scroscianti, post entusiasti. I giornaloni con l’occhietto umido ringraziano il coraggio di Cook, che è gay e sa come tenersi cari i suoi clienti. Del resto, considerando i prezzi giunti a livelli stratosferici, sono soltanto loro gli unici ormai a potersi permettere gli Iphone.


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