Abedini già rientrato in Iran
Mohammad Abedini Najafabadi, l’ingegnere iraniano arrestato per l’estradizione lo scorso 16 dicembre a Malpensa su richiesta degli Stati Uniti, è stato liberato ieri mattina poco dopo le 9 ed è già rientrato in Iran. Notizia confermata dal ministero degli Esteri di Teheran. “Esmaeil Baqaei, portavoce del ministero degli Esteri, ha annunciato il rilascio del signor Mohammad Abedini Najafabadi, un cittadino iraniano detenuto in Italia, ed il suo ritorno in patria”, ha fatto sapere il ministero in una nota. La liberazione, dopo che, non appena arrivata la richiesta di revoca della misura cautelare firmata dal ministro Nordio, si è riunito d’urgenza un collegio della quinta Corte d’Appello che ne ha consentito l’uscita dal carcere di Opera. Poco dopo un volo è decollato per Teheran.
Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Esmail Baghaei ha elogiato “la cooperazione di tutte le parti interessate” per il rilascio del cittadino iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, arrestato a Milano il 16 dicembre in base ad un mandato di cattura Usa e scarcerato oggi dall’Italia. Esprimendo soddisfazione per il rilascio di Abedini, Baghaei ha sottolineato l’impegno su questo caso del ministero degli esteri di Teheran, che “non risparmierà alcuno sforzo nell’adempimento dei suoi doveri di proteggere i diritti dei cittadini iraniani all’estero”.
“Ora il mio cliente è persona libera e potrà riprendere a sorridere e sperare” ha detto Alfredo De Francesco, legale di Mohammad Abedini. “La decisone presa dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ci ha felicemente sorpresi. Da giurista e da avvocato, sono molto contento delle motivazioni addotte a sostegno della richiesta di revoca delle custodia cautelare, poiché si sposa con quanto sostenuto sin dall’inizio in merito all’assenza dei presupposti per l’estradizione ma soprattutto per l’attenzione data al valore fondamentale della libertà personale alla luce dei principi costituzionali – aggiunge l’avvocato – Mi ha sempre ripetuto che lui credeva e aveva fiducia nella giustizia. Oggi questa sua fiducia, questa nostra fiducia ha trovato un riscontro effettivo. Da ultimo, sento anche a nome del mio cliente di ringraziare tutti coloro che nel silenzio e con grande delicatezza hanno sostenuto questo nostro percorso e hanno accompagnato ogni nostro passo e timore con la preghiera”.
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