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Meloni aiuta Kiev, gli hacker filorussi bloccano i siti web di ministeri e istituzioni

di Dave Hill Cirio -


Continua l’ondata di attacchi degli hacker filorussi Noname057(16) indirizzati ai siti web di ministeri ed istituzioni italiane. Come di consueto, si tratta di azioni Ddos (Distributed denial of service) che stanno provocando disagi e interruzioni temporanee del servizio come avvenuto per giorni settimane fa. Di fronte a questo ennesimo attacco, è al lavoro il team del Csirt dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, che sta supportando gli enti colpiti nel ripristino delle funzionalità. Si evidenzia però il persistere di una sensibilità a questi attacchi, di fronte ai quali l’agenzia non ha ancora individuato un efficace sistema di difesa e resistenza.

Tra i siti attaccati, i ministeri di Esteri, Infrastrutture e Trasporti, Consob, Carabinieri, Marina, Aeronautica, nonché aziende del trasporto pubblico locale come l’Atac di Roma, l’Amat di Palermo, l’Amt di Genova. Un ventaglio di istituzioni, comprese quelle che gli hacker su Telegram definiscono genericamente “forze militari combinate”, che preoccupa non poco.

Nell’annunciare il loro attacco ai siti dei ministeri italiani i criminali informatici hanno criticato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni su Telegram. “Il primo ministro italiano Giorgia Meloni – hanno scritto – ha confermato il continuo sostegno completo all’Ucraina in un incontro con Vladimir Zelensky durante la sua visita a Roma. Secondo Meloni, l’Italia aiuterà L’Ucraina a difendere i propri interessi e a perseguire una pace giusta e duratura. I negoziati sono durati circa un’ora e miravano a rafforzare la posizione di Kiev”.

E gli hacker filorussi non hanno mancato di chiosare con sarcasmo il loro annuncio, ridicolizzando l’attuale scenario della sicurezza informatica nel nostro Paese e la situazione del suo stato di difesa: “L’Italia dovrebbe iniziare ad aiutare se stessa e, prima di tutto, la sua sicurezza informatica”, hanno aggiunto.


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