Oliviero Toscani ricoverato in Rianimazione: è grave
Il fotografo Oliviero Toscani, 82 anni, da tempo malato, è ricoverato all’ospedale di Cecina, in provincia di Livorno. Ha lasciato la sua casa nel vicino comune di Casale Marittimo, in provincia di Pisa, per raggiungere questa mattina il pronto soccorso. Le sue condizioni sono ritenute molto gravi. All’atto del ricovero, il fotografo ha incontrato anche il governatore Eugenio Giani, in visita a Cecina nell’ambito dei lavori di riqualificazione dell’ospedale livornese.
Toscani è stato ricoverato per l’aggravamento delle sue condizioni di salute a distanza di due anni dalla diagnosi di una malattia rara incurabile, l’amiloidosi, che era stata resa pubblica dallo stesso fotografo nella scorsa estate. “Ho una malattia incurabile, non so quanto mi resta da vivere”, erano state le sue parole il 28 agosto dopo aver perso 40 chili in un anno.
Dopo gli accertamenti iniziali e le prime cure, Toscani nel pomeriggio è stato trasferito nel reparto di rianimazione.
A fine agosto nell’intervista al Corriere della Sera Toscani aveva rivelato come era cambiata la sua vita dopo la grave malattia che lo aveva colpito e aveva confessato di non aver paura della morte: “Basta che non faccia male. E poi ho vissuto troppo e troppo bene, sono viziatissimo. Non ho mai avuto un padrone, uno stipendio, sono sempre stato libero”.
In tutta la sua lunga e variegata carriera, altalenante il suo rapporto con Benetton, per le cui campagne espresse gran parte della sua migliore creatività, Dal 2018 al 2020 Toscani era tornato a lavorare nuovamente per il marchio, curando le campagne fotografiche dell’azienda e tornando a ricoprire il ruolo di direttore artistico di Fabrica, lanciando in questo contesto il progetto Fabrica Circus, che prevede la creazione di una fucina di artisti rinascimentali dove la creazione non ha limiti o etichette. In questa stagione, Toscani rilancia con Benetton alcuni dei temi cari al suo operato, come quello dell’integrazione, attraverso una campagna fotografata all’interno di una scuola del quartiere Giambellino di Milano, raffigurante 28 bambini di tredici nazionalità diverse. Toscani terminò poi il suo rapporto con l’azienda nel luglio del 2020, licenziato in seguito alle sue dichiarazioni sul crollo del Ponte Morandi di Genova.
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