Taharrush gamea, a Milano molestie di gruppo a Capodanno
Taharrush gamea, ovvero molestie collettive come inequivocabile segno di disprezzo delle donne. Un’espressione di origine araba che sta a indicare un’aggressione di massa ai danni del genere femminile che può sfociare addirittura nello stupro. E proprio l’assurda pratica del taharrush gamea è diventata l’ipotesi di reato su cui la procura di Milano ha aperto un fascicolo a seguito delle indagini finora condotte in merito alle aggressioni sessuali di cui è stata vittima una studentessa proveniente dalla città belga di Liegi che ha trascorso il Capodanno in piazza Duomo a Milano insieme ad alcuni suoi amici. Dai primi accertamenti sarebbe stato inoltre appurato il coinvolgimento di altre sei persone che figurerebbero come vittime delle aggressioni riconducibili al taharrush gamea.
Nel frattempo, ieri sera, la giovane ha parlato ai microfoni di Dritto e Rovescio su Retequattro, chiarendo anche il motivo per quale la denuncia di quanto accaduto è stata effettuata solamente al rientro in Belgio. “Non abbiamo sporto denuncia in Italia perché sul momento non ci rendevamo conto della gravità dei fatti. Visto che avevamo il volo l’indomani abbiamo avuto solo una giornata per renderci conto di tutto, eravamo sotto choc e abbiamo passato il primo gennaio a parlarne tra noi: non ci è proprio venuto in mente”, ha detto la ragazza. La studentessa belga ha poi ripercorso i momenti dell’aggressione durata “una decina di minuti, tempo lunghissimo ma in quel momento non te ne rendi conto”, per poi descrivere la dinamica delle violenze: “è entrando nella galleria che siamo state circondate da circa 40 uomini che avevano dai 20 ai 40 anni che ci hanno bloccato la strada ed è lì che sono iniziati i palpeggiamenti”. “Ci hanno toccato le parti intime, sia quelle superiori che quelle inferiori passando sotto i vestiti” ha aggiunto la presunta vittima del taharrush gamea. A salvare la ragazza sarebbe stato un uomo intervenuto sul luogo dell’aggressione per sottrarre l moglie dagli abusi. Oggi alcuni uomini della Questura si recheranno in Belgio per raccogliere la deposizione della giovane.
Torna alle notizie in home