Nordio a Palazzo Chigi, Abedini liberato tra poche ore. Ma il ministro smentisce
Il ministro della Giustizia Carlo Nordio è arrivato a Palazzo Chigi per valutare l’eventuale rilascio del cittadino svizzero-iraniano Mohammaed Abedini – l’ingegnere iraniano arrestato in Italia lo scorso 16 dicembre su richiesta degli Stati Uniti – che potrebbe già avvenire nelle prossime ore. Così l’Ansa che riferisce di averlo appreso da “fonti informate”.
Si avvia a conclusione il secondo capitolo di questa vicenda, mentre manca poco più di un’ora all’atterraggio del volo aereo che sta riportando Cecilia Sala in Italia. Alle 16.15 previsto a Ciampino il rientro in Italia dell’aereo Falcon fatto decollare stamane da Napoli alla volta di Teheran con a bordo il direttore dell’Aise Giovanni Caravelli che ha voluto personalmente recarsi in Iran per curare da vicino il trasferimento della giornalista italiana nel nostro Paese. Saranno vietate le riprese video e viene annunciata l’assenza di un punto stampa all’atto della discesa dei passeggeri nella zona Cai dello scalo aereo ove saranno accolti dalla premier Giorgia Meloni e e dal ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Negli ultimi giorni, dalla visita lampo della presidente degli Stati Uniti al resort di Donald Trump a Mar-a-lago, l’Iran aveva negato che la vicenda dell’arresto di Cecilia Sala fosse legata a quella del loro connazionale fermato tre giorni prima allo scalo aereo di Malpensa. Un cambio di passo che aveva smentito quanto affermato nei giorni precedenti dalla stessa ambasciata dell’Iran a Roma. L’Iran, nella sua ultima versione, si era limitato a ribadire la sua forte opposizione all’arresto di cittadini iraniani che si traduce in una vera e propria “presa di ostaggi”. Così l’aveva definita il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, precisando che “La loro accusa è infondata. La nostra richiesta è che le relazioni con l’Iran non vengano influenzate dalle volontà di terzi”.
Ora, l’approssimarsi della liberazione di Abedini – già durante il programma L’Aria che tira de la7 erano state riportate voci sulla sua prossima scarcerazione provenienti da fonti vicine al prossimo segretario di Stato americano Marco Rubio, non commentate dalle autorità italiane – che, certo, non verrà ufficializzata in questo collegamento con l’arresto di Cecilia Sala né, probabilmente, spiegata più di tanto da parte italiana, se non con argomentazioni “tecnico-giuridiche”, provando a smorzare definitivamente tutti i possibili approfondimenti sull’intero caso. Su esso resta per il momento- già ora si levano domande in proposito – il riserbo di parte italiana sui termini precisi della trattativa che ha condotto a liberare Sala.
In questo scenario di estrema cautela, pure una smentita del ministro Nordio circa il motivo della valutazione del caso Abedini che la stampa attribuisce alla sua presenza nella sede della presidenza del Consiglio: nell’incontro con le forze di maggioranza – fa sapere il suo ministero -si è discusso della riforma costituzionale della separazione delle carriere e in merito ai problemi legati all’applicativo App Giustizia.
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