Grillo ci riprova con il Papa: “Un Giubileo ipocrita”
L’Elevato punta a diventare l’Altissimo nell’anno del Giubileo. Con il De profundis sul Mago di Oz e il funerale del Movimento 5 Stelle, ormai in mano a Giuseppe Conte, Beppe Grillo avvia una nuova stagione di quel populismo spicciolo dell’uno vale uno. E per raggranellare consensi in grado di reggere le fondamenta di una nuova creatura politica, il comico genovese sferra un duro attacco contro Papa Francesco. Come ai tempi dei Vaffa day, quando il nemico del popolo era stato individuato in quella casta in Parlamento, da aprire come una scatoletta di tonno, oggi nel mirino c’è quella Chiesa che predica su poveri e migranti ma che non è in grado di salvarli. E così, il padre di quel Movimento che doveva abolire la povertà, con tanto di effimeri proclami di Luigi Di Maio dalle balconate, ci riprova nell’impresa della difesa degli ultimi. Lo fa con un lungo post sul suo blog. “Il 24 dicembre 2024, mentre si apriva la Porta Santa in via della Conciliazione a Roma, una donna anziana senza fissa dimora è stata trovata priva di vita alle 3:30, al civico 14 di via della Conciliazione, nelle vicinanze della Basilica di San Pietro”, scrive Grillo. La notizia, con la quale il fondatore dei 5S riporta l’attenzione sul dramma dei senzatetto “trascurati e dimenticati, anche nella morte”, va oltre la cronaca. Perché è l’occasione per sferrare l’assalto diretto al Pontefice. Non solo “morire davanti alla Porta Santa appena aperta è un simbolo potente della nostra ipocrisia collettiva”, sottolinea, ma il Papa, secondo il comico, predica bene e razzola male, soprattutto in tema di accoglienza. “Nel 2025, la vera sfida non sarà accogliere chi arriva da lontano, ma tendere la mano a chi è già qui, dimenticato e invisibile. Non c’è Giubileo autentico senza che nessuno sia lasciato indietro”, scrive l’Elevato. Rivolgendosi, di fatto, direttamente a Bergoglio, che pontificherebbe sull’accoglienza indiscriminata dei migranti mentre sotto i suoi occhi ci sono quegli ultimi che già muoiono nell’indifferenza generale. Perfino di quella stessa Chiesa, che apre la Porta Santa ma lascia al freddo gli invisibili. Per rafforzare la sua strumentalizzazione, Grillo riporta i dati della Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, secondo i quali oltre 30 persone muoiono per strada ogni mese. Solo a Roma, i senzatetto superano le 20mila unità, un numero enorme che dovrebbe di per sé far riflettere, eppure l’indifferenza dilaga. L’Elevato che si fa Altissimo chiude la sua intemerata con un’incognita: chissà se il Giubileo potrà essere l’occasione per un impegno concreto verso i più vulnerabili.
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