John Elkann sarà tra i nuovi consiglieri d’amministrazione di Meta. Il nipote dell’Avvocato, dribblando le furiose litigate in famiglia e facendo lo slalom tra i pessimi risultati dell’automotive e di Stellantis in particolare, si lancia alla riscossa nel business digitale. Ha realizzato un sogno, Elkann. A cui puntava da tempo, da quando ha dato l’ok alla costituzione di Vento, la fondo di venture capital di Exor che in due anni ha investito su circa 60 progetti, per la maggior parte nei comparti dell’innovazione medicale, dal Health Tech al Biotech. Mark Zuckerberg ha aperto a John le porte di Meta, a Menlo Park, presentandolo come “amministratore delegato di Exor e presidente di due delle aziende di portafoglio auto di Exor, Stellantis e Ferrari” dotato di “una profonda esperienza nella gestione di grandi aziende globali e porta una prospettiva internazionale al nostro consiglio”. Elkann s’è detto “onorato di poter contribuire al futuro di una delle aziende più significative del XXI secolo” e si è dichiarato “felice di apportare al consiglio la mia esperienza globale e una prospettiva di lungo termine, in una fase in cui Meta continua a plasmare e estendere i confini dell’innovazione e della tecnologia”. L’alleanza tra il presidente di Stellantis e Meta porterà sicuramente a una diversificazione degli investimenti in casa Elkann. Per Zuckerberg, dopo quella con Luxottica, si sarebbe trattato di un’altra collaborazione importante con il mondo economico e produttivo italiano. Ammesso, e non concesso, che Stellantis sia ancora italiana.