Gaza, crisi umanitaria: da ottobre solo 12 camion di aiuti
epa11789657 A Palestinian boy inspects the rubble of a destroyed house and damaged cars following Israeli airstrikes on Deir al-Balah, in central Gaza Strip, 22 December 2024. According to the Palestinian Health Ministry in Gaza, more than 30 people were killed across the Gaza Strip in a series of Israeli airstrikes overnight and early on 22 December. More than 45,000 Palestinians and over 1,400 Israelis have been killed, according to the Palestinian Health Ministry and the Israeli Army, since Hamas militants launched an attack against Israel from the Gaza Strip on 07 October 2023, and the Israeli operations in Gaza and the West Bank which followed it. EPA/MOHAMMED SABER
La situazione umanitaria nella Striscia di Gaza continua a peggiorare drammaticamente, tra una grave carenza di aiuti umanitari e incessanti bombardamenti. Secondo l’organizzazione umanitaria Oxfam, soltanto 12 camion carichi di cibo e acqua sono riusciti a distribuire aiuti nel nord del territorio assediato negli ultimi due mesi e mezzo. Dei 34 camion autorizzati dall’esercito israeliano a entrare nella regione settentrionale, la maggior parte è stata bloccata o ritardata, impedendo così il rifornimento necessario per una popolazione ormai allo stremo.
Questa crisi è il risultato di ostruzioni sistematiche e ritardi deliberati, che hanno aggravato una situazione già disperata per i civili palestinesi. “Migliaia di famiglie soffrono la fame e la sete, senza accesso alle necessità fondamentali”, denuncia Oxfam nel suo ultimo comunicato, sottolineando come la scarsità di aiuti umanitari rappresenti una minaccia diretta alla sopravvivenza delle persone intrappolate nella regione.
Nel frattempo, nella notte scorsa, nuovi bombardamenti israeliani hanno colpito diverse aree della Striscia di Gaza, causando ulteriori vittime e feriti. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, almeno cinque persone hanno perso la vita e più di venti sono rimaste ferite, principalmente nell’area di Al-Mawasi, nel sud dell’enclave. Le infrastrutture civili continuano a essere colpite, aggravando il dramma quotidiano degli abitanti di Gaza.
La comunità internazionale è chiamata ad affrontare una situazione sempre più critica. La popolazione, già piegata da anni di assedio e conflitti, vive oggi in condizioni disumane, senza accesso costante a cibo, acqua potabile e cure mediche. La necessità di un intervento immediato e risolutivo è ormai urgente, per garantire il rispetto del diritto umanitario e alleviare le sofferenze di centinaia di migliaia di civili innocenti.
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