Sistema Cilento: 20 anni di intrecci tra criminalità e l’omicidio Vassallo
E ora la Commissione parlamentare antimafia indaga sul “Sistema Cilento”. Gli ultimi sviluppi sul delitto di Angelo Vassallo, con gli arresti di quattro persone tra cui due carabinieri, hanno acceso i riflettori di Palazzo San Macuto sulle infiltrazioni della criminalità nel territorio dove, il 5 settembre 2010, il sindaco pescatore è stato ammazzato con 9 colpi di pistola. Un’esecuzione che, per gli inquirenti, è riconducibile al traffico di stupefacenti gestito da ambienti camorristici locali, che il primo cittadino di Pollica aveva scoperto e voleva denunciare. Vassallo aveva già parlato di quel giro criminale all’ex procuratore capo di Vallo della Lucania, Alfredo Greco, ma è stato freddato prima che potesse formalizzare la sua denuncia ad un carabiniere di assoluta fiducia del magistrato. Qualcuno sapeva, una talpa che probabilmente aveva accesso alle stanze più segrete della giustizia. E non sarebbe un caso che tra gli arrestati dello scorso 3 ottobre ci sono il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo e l’ex brigadiere dell’Arma, Lazzaro Cioffi, finiti in manette insieme al figlio del boss nonché collaboratore di giustizia Romolo Ridosso, appartenente al clan di Scafati Loreto-Ridosso, e all’imprenditore Giuseppe Cipriano. Una svolta che aveva portato i fratelli di Angelo, Dario e Massimo Vassallo, a parlare di punta dell’iceberg e a chiedere “allo Stato di fare piena luce, non solo sull’omicidio, ma anche sulle gestioni amministrative che hanno inciso profondamente sul Comune di Pollica e sul Cilento”. E la risposta concreta è arrivata ieri, giorno n cui si è insediato, presso la commissione bicamerale Antimafia, presieduta dalla deputata di Fratelli d’Italia Chiara Colosimo, il Comitato sul “Sistema Cilento, con particolare riguardo all’omicidio del sindaco di Pollica Angelo Vassallo’. Il comitato, che è coordinato dal deputato di Noi Moderati, Pino Bicchielli, è composto da rappresentanti di tutti i gruppi parlamentari. In particolare ne fanno parte i senatori Antonio Iannone, Valeria Valente, Gianfranco Cantalamessa, Dafne Musolino e gli onorevoli Stefania Ascari e Giuseppe Castiglione. Le prime audizioni inizieranno nel mese di gennaio e sono volte a indagare su vent’anni di gestione del territorio che, anche sulla base di altre inchieste giudiziarie, sarebbe infiltrato nel profondo da un’organizzazione che, il tribunale del Riesame di Salerno, ha definito “articolato gruppo criminale”. Un gruppo che controllerebbe politica e istituzioni.
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