Ribera esalta il Green Deal, la Lega: “Non ci serve un altro Timmermans”
Più che la fame poté l’ideologia green: la vicepresidente Teresa Ribera esalta il Green Deal e la Lega la tumula: “Non ci serve un altro Timmermans”. Sullo sfondo, però, c’è una questione politica di non poco conto: come farà la Commissione Ue ad affrontare questo momento delicatissimo se, al suo interno, ci sono esponenti di fedi e dunque soluzioni e parole d’ordine completamente differenti se non apertamente belligeranti tra di loro?
L’ultima polemica riguarda una frase pronunciata dalla Ribera che ha scatenato la furia dei Patriots, in particolare del capodelegazione leghista Paolo Borchia. Che non ha tirato indietro la gamba e, dopo aver sentito la vicepresidente spagnola parlare del Green Deal come di un progetto capace di “fare la storia”, è entrato in tackle: “La commissaria Ribera ha affermato che il Green Deal avrebbe fatto la storia: una singola frase che sintetizza cosa significhi essere fuori dalla realtà, vivere su un altro pianeta”. Borchia parla di dati: “La realtà è disarmante: le vendite di auto elettriche non stanno decollando, non ci sono a oggi le condizioni per generare tutta l’energia elettrica che servirebbe per garantire la mobilità del parco auto dei paesi Ue”. Poi c’è la questione occupazionale legata all’automotive: “Come si fa a parlare di prosperità, quando vediamo presidi fuori dalle fabbriche della filiera, famiglie preoccupate e sbattute per strada? In 87 anni di storia, un colosso come Volkswagen aveva solo aperto stabilimenti, adesso ne sta chiudendo, e osiamo parlare di prosperità? Cosa c’è di equo e inclusivo?”.
La conclusione dell’intervento del capodelegazione leghista torna sul grande tema centrale ossia la composizione e la direzione politica della Commissione Ue: “Gli esiti delle elezioni sono chiari, la gente non si fida più di questa Ue. E possiamo solo immaginare cosa ne sarebbe stato della filiera degli imballaggi, se Parlamento e Consiglio non avessero corretto l’impostazione estremista del regolamento Ue. Alla Commissaria Ribera ribadisco – ha concluso Borchia – : non abbiamo bisogno di militanti ecologisti radicali a guidare l’Europa, non abbiamo bisogno di un altro Timmermans”.
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