Pubblicità, i dati AgCom: dopo la Rai fa la voce grossa Google, seguono Sky e Fininvest
Nella sua abituale riunione di fine anno l’AgCom ha accertato il valore economico complessivo del Sistema Integrato delle Comunicazioni per l’anno 2022, mettendo nella sua lente “il settore economico che comprende le attività di stampa quotidiana e periodica, delle agenzie di stampa, di editoria elettronica anche per il tramite di Internet, di radio e servizi di media audiovisivi e radiofonici, cinema, pubblicità esterna, sponsorizzazioni e pubblicità online”. Il valore complessivo di questo sistema è – ripetiamo, riferito a due anni fa – di 19,4 miliardi di euro, pari all’1% del Pil, poco meno dell’1,1% del Pil riferito al valore di 18,9 miliardi dell’anno precedente, il 2021. Si conferma, pertanto, il recupero di questo sistema economico già partito tre anni fa dopo il periodo della pandemia.
Ciò che emerge stavolta, invece, è la distribuzione delle fonti di ricavi che compongono il valore complessivo per l’anno 2022. Dall’analisi emerge infatti con chiarezza il primato della pubblicità online (6,3 miliardi nel 2022, pari al 32,6%), con una crescita che prosegue a ritmi sostenuti (+55% in due anni) e un divario sempre più pronunciato rispetto alle risorse pubblicitarie sui mezzi tradizionali (che rimangono costanti rispetto all’anno precedente, per un valore di 4,98 miliardi, pari al 29,6%).
In questo deciso cambio di marcia si registra il nettissimo progresso di Google Alphabet, che era solo quarto nel 2021 dietro Rai, Comcast/Sky e Fininvest. Stavolta, il colosso californiano si piazza a meno di due punti sotto la Rai (11,3% rispetto al 13,1%) e supera abbondantemente il Gruppo Comcast/Sky e il Gruppo Fininvest che rimangono ad occupare quote di poco inferiori al 10%: meglio Fininvest di Comcast/Sky, che invece perde più di due punti rispetto al 2021.
La holding di Google è inarrestabile, il dato indicato da Agcom si riflette, ad oggi, in ricavi e utili alle stelle: la società Usa che controlla Google ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con un fatturato pari 88,268 miliardi di dollari, in crescita del 15% rispetto ai 76,693 miliardi di dollari dello stesso periodo del 2023.
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