Anche questo Natale decollano i rincari
Passeggeri in aereoporto pronti per mettersi in viaggio in occasione del ponte di Ognissanti, 27 Ottobre 2023. ANSA/TELENEWS
Arriva il Natale e, insieme alle feste, tornano i rincari. I consumatori sono, in questi giorni, letteralmente scatenati: dai trasporti fino alle assicurazioni, passando per il prezzo dell’energia e dei beni alimentari, le organizzazioni denunciano una raffica di aumenti che peserà sulle tasche delle famiglie e dei consumatori. Il più macroscopico aumento, anche quest’anno, riguarda i collegamenti interni e i mezzi di trasporto. Non solo aerei e treni, adesso ci si mettono anche i bus a lunga percorrenza. Federconsumatori ha fatto i conti dei rincari di Natale e ha scoperto che viaggiare in bus, durante le feste, costerà fino al 133% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Non andrà meglio, neanche quest’anno, a coloro che sceglieranno l’aereo: i biglietti, infatti, secondo l’osservatorio nazionale di Federconsumatori, costano addirittura il 78% in più. Infine, ci sono i treni: anche sui binari viaggiano gli aumenti ma, rispetto a bus e aerei, sono più contenuti trattandosi “solo” del 30 per cento in più. Questi, però, sono i dati relativi alla media nazionale. Ma se si va a guardare più da vicino alle tratte più calde, ossia quelle frequentate dai tanti lavoratori e studenti che dal Sud hanno scelto di andarsene a studiare a Roma o al Nord e che vorrebbero approfittare delle festività per tornare a casa loro, il quadro si fa ancora più allarmante. Stando al report di Federconsumatori, infatti, un volo Roma-Reggio Calabria viene a fare il 163% in più, per l’andata, e addirittura il prezzo si moltiplica per il biglietto di ritorno: +269%. Un trend molto simile a quello registratosi nelle fluttuazioni dei prezzi, sulla stessa tratta, dei bus a lunga percorrenza. Quest’anno partire in bus da Reggio Calabria a Torino sotto le festività costerà il +267% rispetto al prezzo normalmente applicato; il viaggio inverso sulla stessa tratta costerà addirittura il +303%. Non va meglio se si prende in esame la tratta da Roma a Reggio Calabria: il viaggio costa +235% mentre per il rientro sulla stessa tratta addirittura la differenza di prezzo rispetto a un periodo ordinario è pari al +240%. Per quanto riguarda le linee ferroviare, Federconsumatori fa notare che la tratta che registra il maggior rincaro è la Roma-Pescara (con +114% per l’andata e +115% per il ritorno) mentre quella che unisce la Capitale a Reggio Calabria fa segnare rincari nell’ordine del 54% per l’andata e 13% al ritorno. Tutto ciò per restare nell’ambito dell’Italia continentale. Perché, per chi vorrebbe tornarsene in Sicilia, le cose rischiano di farsi ancora più gravi e soprattutto costose. Al punto che Meritocrazia Italia ha chiesto interventi urgenti per garantire l’accessibilità ai collegamenti tra Nord e Sud: “. È inaccettabile che tratta di 50 minuti costi oltre 500 euro nei momenti di maggiore domanda; di fissare un tetto minimo ragionevole, per garantire una concorrenza leale e trasparente”, si legge in una nota che chiama in causa direttamente le Regioni: “L’unica Regione che ha intrapreso azioni concrete è la Sicilia, che quest’anno ha esteso uno sconto del 50% sui voli per i residenti e per coloro che, pur non essendolo, vi fanno ritorno nel periodo compreso tra il 7 dicembre e il 6 gennaio. Tuttavia, un intervento isolato non è sufficiente per garantire una giustizia sociale estesa. A livello nazionale, è necessario che tutte le Regioni partecipino al sostegno economico per i cittadini che si spostano nel periodo natalizio, adottando misure di supporto coordinate e condivise, come contributi diretti o agevolazioni per i fuori sede, oltre che accordi con i vettori”. Nei giorni scorsi, Altroconsumo aveva svelato che, a Natale, i prezzi dei biglietti aerei da Milano e Roma verso il Sud e la Sicilia in particolar modo, subiscono impennate clamorose. Il caso più eclatante è quello che riguarda il costo del biglietto aereo da Milano a Catania, che passa dai 34 euro di metà gennaio a 389 euro a dicembre per un aumento che è a quattro cifre: +1.031%. Per una famiglia di tre persone, il costo arriverebbe a 1.284 euro per il Milano-Catania, il 653% in più rispetto ai 171 euro nel periodo di media-stagione. Il paradosso è che, con gli stessi soldi se non addirittura risparmiando qualcosina, si viaggia all’estero. La media dei costi dei biglietti per le capitali europee è di 149 euro mentre per i voli interni se ne devono spendere almeno 246. Un volo da Roma a Londra, spiegano da Altroconsumo, costa 92 euro. Quattro volte in più di un biglietto da Milano al capoluogo etneo di Catania.
Le associazioni dei consumatori hanno già annunciato di essere pronte a presentare i dati sui rincari di Natale all’Antitrust e alle altre autorità sui prezzi.
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