Cultura & Spettacolo

Riccardo Cresci: quella scienza più gentile grazie all’arte in tv

di Andrea Iannuzzi -


Sostenibilità e tutela dell’ambiente, astronomia, scoperte scientifiche e non solo. Su Rai Gulp e Rai Play, Riccardo Cresci è ancora una volta al timone di “Green Meteo”, alla quinta edizione, e “Meteo Spazio”, alla seconda, due programmi dedicati ai ragazzi, in onda il venerdì e il martedì alle ore 19:35. «Sensibilizzare i più giovani sull’ecosostenibilità è essenziale: saranno proprio loro i protagonisti delle decisioni future che potranno influenzare le comunità tramite scelte responsabili», spiega il conduttore. «Educarli al meglio fin da piccoli crea abitudini durature e li prepara ad affrontare temi come l’inquinamento e la crisi climatica, ispirando anche innovazioni sostenibili. Le tante iniziative scolastiche, l’uso dei social media e i vari progetti pratici possono renderli più consapevoli e attivi, contribuendo a costruire un futuro più rispettoso del territorio».

Riccardo Cresci, quali sono i punti di forza di “Green Meteo” e di “Meteo Spazio”?
Sono fiero di questi programmi ideati da Claudia Adamo, meteorologa e fisica dell’atmosfera che è riuscita a confezionare prodotti interattivi, veloci nel linguaggio e perfettamente adattabili a tutte le piattaforme crossmediali che i ragazzi utilizzano tutti i giorni. È fondamentale proporre contenuti con un linguaggio dinamico, rapido ed efficace. Le nuove generazioni sono cresciute in un contesto dove tutto è immediato, accessibile con un semplice gesto. La tv si sta adattando a questo linguaggio. Questo significa non solo adattare il codice, ma anche il formato di una trasmissione, con segmenti brevi che possano integrarsi con le piattaforme digitali e social, seppur con la sicurezza di avere alle spalle una squadra di professionisti e il servizio pubblico.
In che cosa si differenziano, principalmente, i due progetti?
“Green Meteo” si distingue per un approccio educativo e pratico a meteorologia e sostenibilità, con consigli utili per uno stile di vita più green; “Meteo Spazio” offre contenuti unici e affascinanti legati alla scienza terrestre e spaziale. Entrambi sono strumenti efficaci per incrementare la consapevolezza ambientale nei più giovani. È fondamentale ricevere un’educazione ecologica già dall’infanzia per diventare sempre più virtuosi e amici del nostro Pianeta, troppe volte bistrattato e non amato a dovere. C’è bisogno di rispetto ed educazione verso le buone abitudini che possono essere portate avanti ogni giorno.
Quali sono, secondo lei, i campi di studio da apprendere al meglio, oggi?
Sono necessarie le materie Stem(acronimo di Science, Technology, Engineering, Mathematics – in italiano scienza, tecnologia, ingegneria e matematica, ndr). In una società dominata dal dialogo sull’intelligenza artificiale, sulle opportunità che può offrire ma anche sui rischi legati al suo utilizzo, io credo che sia sempre più primario riportare al centro l’uomo con le sue caratteristiche, la sua evoluzione continua, la sua viva personalità. Per questo è importante l’aggiunta della “A” di “Arte”. Nei miei programmi, quindi, cerco di comunicare il valore delle materie Steam e non solo Stem. È ciò in cui credo fermamente: è giusto studiare le materie scientifiche per non rimanere indietro, così come, però, approfondire quelle umanistiche per poterci differenziare dall’intelligenza artificiale, grazie soprattutto alla nostra intelligenza emotiva. È l’empatia che ci rende unici.


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